Mondo
Nigeria: militanti si impadroniscono di una petroliera
E l'abbandonano dopo essersi impadroniti di 13.000 euro
di Redazione
Militanti separatisti hanno assunto oggi per breve tempo il controllo di una petroliera nel Delta del fiume Niger, a quanto si è appreso da fonti qualificate, dodici giorni dopo il rapimento, da un’altra nave, di nove stranieri, impiegati nell’industria petrolifera.
Nel corso dell’azione odierna, nessuna persona è stata ferita o rapita, ma i militanti si sono impadroniti di due milioni di naira (l’equivalente di 13.000 euro) e degli strumenti di comunicazione della petroliera, l'”Escravos River”, a quanto ha riferito il comandante di una nave locale. In un comunicato diffuso per posta elettronica, i militanti che hanno condotto l’azione contro la petroliera hanno rivendicato l’attacco e la presa di possesso temporanea dell’imbarcazione, senza causare danni alle persone a bordo.
L'”Escravos River” -che assicura i collegamenti tra il terminal petrolifero di Warri e l’Oceano atlantico- compie normalmente un tragitto che tocca Okerenkoko, un’importante città della regione, abitata dalla comunità Ijaw, dove l’autoproclamatosi gruppo separatista “Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger” (Mend) custodirebbe gli stranieri sequestrati il 18 febbraio scorso. Il governatore dello stato del Delta del Niger, James Ibori, ha detto oggi ai giornalisti a Warri che i negoziati in corso per ottenere la liberazione dei nove stranieri fanno progressi, ma si è mostrato meno ottimista, rispetto ai giorni scorsi, su una loro liberazione imminente.
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