Cultura

No francese a Costituzione Ue: batosta per Chirac

Che tipo di effetto sortirà il no di uno dei Paesi fondatori dell'Unione sugli altri che ancora devono esprimere la ratifica del Trattato, non è facile da prevedere

di Redazione

I timori della vigilia sono stati confermati. La Francia ha pronunciato un secco no alla nuova Costituzione europea, con circa il 55% dei votanti a bocciare senza appello il Trattato Ue. Un risultato che non ammette minimizzazioni, data l’alta affluenza alle urne che ha raggiunto il 70%, e che apre di fatto la crisi all’interno del governo. ”E’ stata una scelta democratica da rispettare”, e’ stato il commento del presidente Jacques Chirac, che ha lasciato intendere come prossimo il cambio della guardia a Palazzo Matignon. Il premier Jean Pierre Raffarin dovrebbe lasciare il posto al ministro degli Interni, Dominique De Villepin. Partito comunista ed estrema destra hanno chiesto le dimissioni dello stesso Chirac, ma l’inquilino dell’Eliseo, il vero grande sconfitto di questo referendum, non sembra intenzionato a mollare, rassicurando Bruxelles che la Francia ”resta naturalmente in Europa e continuera’ a rispettare tutti i suoi impegni”. Delusione anche tra i socialisti, ufficialmente a favore del si’, ma in realta’ profondamente spaccati al proprio interno. Il segretario del partito, Hollande, ha definito il voto ”un rigetto nei confronti del potere”. Che tipo di effetto sortira’ il no di uno dei paesi fondatori dell’Unione sugli altri che ancora devono esprimere la ratifica del Trattato, non e’ facile da prevedere

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