Welfare
No global: Cosenza, malumori per gestione udienza
Tutte rigettate le istanze dai difensori dei 13 indagati nell' inchiesta della procura di Cosenza su appartenenti no global. Accolta la richiesta costituzione parte civile avanzata dal Governo
di Redazione
Sono state tutte rigettate le istanze presentate dai difensori dei 13 indagati nell’ inchiesta condotta dalla procura di Cosenza su appartenenti al movimento no global. Il Gup ha invece accolto la richiesta di costituzione di parte civile avanzata dal Governo.
La decisione del Gup, Giusy Ferrucci, e, piu’ in generale, la sua conduzione dell’ udienza hanno provocato malumori tra gli indagati ed i loro difensori alcuni dei quali sono usciti dall’ aula dopo l’ inizio dell’ intervento del pm, Domenico Fiordalisi, per decidere eventuali azioni.
Non e’ esclusa, secondo quanto e’ stato riferito, neanche l’ ipotesi di chiedere la ricusazione. In particolare, i legali contestano al Gip di avere fissato il calendario delle udienze, con l’ intervento del pm gia’ previsto nel pomeriggio, prima ancora di avere preso visione delle eccezioni che sarebbero state sollevate.
”Vogliamo una decisione secondo le regole” ha detto un avvocato. Uno degli indagati, Michele Santagata, ha poi riferito di avere trovato stamani, all’ arrivo in aula, il pm ed il Gup seduti a fianco a ”studiare le carte”. ”Sono state presentate eccezioni di competenza territoriale e di utilizzabilita’ di alcuni atti – ha aggiunto – ma prima ancora di valutarle il Gup aveva gia’ stabilito il programma degli interventi.
Ci sono agli atti alcune informative della Questura antecedenti alla data di inizio del procedimento, che e’ stata indicata nel 16, 17 maggio 2002 in occasione dei fatti di Napoli. Atti che non possono essere utilizzati. Abbiamo anche chiesto l’ audizione delle intercettazioni da cui sono state estrapolate alcune frasi riportate negli atti, ma e’ stata respinta. Non c’ e’ imparzialita”’.
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