Non profit

Non confondere militare con umanitario

E' l'allarme che ha lanciato oggi l'Associazione Link, la rete di ong nel settore della cooperazione

di Redazione

“La confusa situazione che si e’ creata nell’attuazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e il prevalere di visioni e interessi dei singoli Paesi che vi partecipano rendono indispensabile e urgente la separazione tra le attivita’ umanitarie di protezione della popolazione civile e gli interessi e obiettivi dei governi”.

E’ quanto chiede l’associazione Link-2007, la rete di ong nel settore della cooperazione. Ricorda Link-2007: “Altre crisi hanno gia’ dimostrato, in particolare nei conflitti armati degli anni recenti, le crescenti difficolta’ nell’assicurare soccorso alle popolazioni in pericolo ogniqualvolta i principi umanitari di umanita’, neutralita’, indipendenza e non discriminazione sono stati disattesi. Il soccorso e’ diventato parte e strumento del conflitto in atto o come tale e’ vissuto e giudicato”.

Nel caso specifico della Libia, osserva l’associazione, “la politicizzazione e strumentalizzazione dell’aiuto, come gia’ sta avvenendo, rendera’ difficile e potrebbe compromettere il pieno e libero accesso delle organizzazioni umanitarie in tutte le aree bisognose e senza alcuna discriminazione.

La complessita’ dell’attuale situazione, la confusa e mutevole rapidita’ degli avvenimenti, la non chiarezza della strategia e degli obiettivi, la vicinanza dell’Europa, il pericolo di produrre condizioni favorevoli all’estremismo e al terrorismo, rendono urgente, oltre che necessaria, l’applicazione da parte di tutti, compresi i governi, dei principi umanitari e la separazione degli interventi dettati dall’imperativo umanitario da qualsiasi altra finalita’”.

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