Mondo
Non restano che briciole per la cooperazione in Afghanistan
A volte è utile collegare le parole ai fatti...soprattutto in politica estera.Purtroppo il grande impegno a parole si è tradotto sinora in una briciola di attività concrete
di Redazione
A volte è utile collegare le parole ai fatti…
… soprattutto in politica estera. Oggi l?Italia è molto presente nei Balcani – con truppe, convegni e iniziative – grazie all?attivismo del ministro Massimo D?Alema e del sottosegretario responsabile per l?area, il diessino Famiano Crucianelli. La stessa cosa vale per Afghanistan e Libano, dove migliaia di nostri soldati cercano di garantire la pace, attraverso le missione Isaf-Nato e Unifil. Molta presenza militare dunque, anche se a parole, da più parti, si è sottolineata l?importanza del ruolo della società civile e delle ong in loco che dovrebbe essere accresciuto. Purtroppo, tuttavia, il grande impegno a parole si è tradotto sinora in una briciola di attività concrete, dal punto di vista della cooperazione civile. Nei Balcani, con il problema serbo e l?indipendenza del Kosovo, le parole dei convegni si dovevano tradurre in fatti, così come la grande importanza data alle operazioni civili in Afghanistan. In realtà, a parte i 30 milioni di euro per il Libano e di cui ci siamo occupati in passato con Scooperation, nulla si muove. E parole e fatti continuano ognuna ad andare disgiunte. Un peccato perché le buone idee, a cominciare dalla viceministra degli Esteri con delega alla cooperazione internazionale, Patrizia Sentinelli, non mancano…
In questi giorni è in Italia una delegazione …
… di cooperatori brasiliani, argentini e uruguaiani per sottoscrivere un protocollo di intesa per la realizzazione di una rete di economia sociale tra Italia e America latina. L?obiettivo della missione è quello di studiare i meccanismi degli strumenti legislativi – a cominciare dalla legge Marcora – e di quelli finanziari, per poterli poi riproporre nei Paesi sudamericani. L?economia sociale si sta sviluppando in Argentina, Brasile ed Uruguay come una vera e propria alternativa di lotta contro la povertà e l?esclusione sociale, in un sistema che promuove un?integrazione virtuosa tra le istituzioni locali, le imprese cooperative e le organizzazioni della società civile. Tra i patrocinatori del protocollo l?ong Cospe e Cfi-Cooperazione finanza impresa. Obiettivo? Sostenere lo sviluppo dell?economia sociale, in particolare delle cosiddette ?empresas recuperadas?, imprese a rischio di chiusura che sono state rilevate da cooperative costituite dagli stessi lavoratori.
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