
Pensieri,riflessioni, che in molti giorni di questa calda estate si affollano nella mia mente. Io amo il mare, anche se non tanto la vita di spiaggia, e sono davvero molti anni, che non trascorro qualche giorno in una località marina. Mi sono lasciata andare alla nostalgia. Ho ripensato con dolcezza ai miei giorni in Liguria o in Romagna, ma i ricordi tendono a volte a distorcere la realtà e, ripercorrendo con più attenzione quelle estati, mi sono ricordata che le mie ultime vacanze marine sono già state difficoltose.
Prima di arrivare ad usare stampelle e deambulatore, ho avuto anni di difficoltà nel cammino. Avevo un equilibrio non proprio stabile e i miei passi, con i piedi scalzi, sulla sabbia erano diventati molto ardui, se non addirittura impossibili. Il piede si insabbiava e non riusciva a compiere il passo.
Sono venuti poi gli anni dei ricoveri e delle ricadute e della mia impossibilità ad andare al mare e non ci ho più pensato. Ma ora credo di avere bene focalizzato la situazione. Con i miei limiti attuali, potrei solo frequentare un lido accessibile,cioè dotato di ausili adatti ad essere usati sulla spiaggia e molti camminamenti pavimentati. E lo devo fare con entusiasmo, assolutamente senza vergognarmi.
Sapete che vi dico? Forse inconsciamente in questi anni, mi sono negata di trascorrere anche un solo giorno al mare, per paura e pigrizia.
Ho voglia di sabbia e di mare e Sclerotica dovrà fare ancora uno sforzo, per andare alla conquista delle spiagge accessibili e magari riassaporare il gusto di giocare a scrivere pazze frasi sulla sabbia.
Nell’immagine Donna che cammina sulla sabbia di Henry Tonks
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