Mondo
#notinmyname, parlano le seconde generazioni
Le giovani del blog yallaitalia.it aderiscono alla campagna contro il terrorismo.
di Redazione

Con il terrorismo non c'entrano nulla e i musulmani pacifici non devono essere il capro espiatorio dei crimini commessi dei terroristi. Le seconde generazioni italo-islamiche ribadiscono il loro #notinmyname.
«Ancora una volta ogni persona racconterà la sua versione dei fatti e la sua interpretazione, ancora una volta i giornali ci propineranno articoli pieni di gente che crede di sapere la verità e se anche ammette di non saperla ricama ancora su questa storia. Io stessa sto raccontando cosa ne penso, e forse alimento questo vortice di idee su un fatto che forse neanche tra 50 anni sarà esattamente chiarito.
Ma quel che so è che l’odio genera altro odio, chi ha fatto del male non sa che conseguenze porteranno le sue azioni, e forse lo sa ma odia ed è fiero del suo odio. Ma a parte gli attentatori, l’odio é ovunque, conosco ragazzi che si nutrono di rabbia, bambini stuprati, e orfanizzati che un giorno quando saranno grandi forse rifaranno queste stesse cose e ancora una volta come oggi il mondo si chiederà com’è possibile. L’odio é universale, e le religioni sono utopie, e ora potremmo parlare di responsabilità civile, semplice accusare tutti gli abitanti della terra delle stragi in giro per il mondo, ma l’odio genera altro odio. Tu fai del male oggi, qualcun’altro lo farà domani.
La soluzione? Cercare di odiare meno. Ma non è possibile, quindi ritornerò anche io con il mio stato a mettere su questa piattaforma un’altra idea che vale come quella di tutti gli altri. E i morti non torneranno in vita, il dolore causerà rabbia, la rabbia genererà odio, e l’odio Dio solo sa dove porterà questo mondo.
In ogni caso le mie condoglianze alle famiglie di chi è morto. Loro ormai sono in pace. A soffrirne ne sarà il mondo che avevano creato».
Anwal Ghulam, ragazza di seconda generazione italo-pakistana di fede islamica.
In questo articolo, #CharlieHebdo: il #notinmyname delle 2G, altre condanne al terrorismo da parte delle seconde generazioni.
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