Mondo
Nucleare: ora i Verdi americani lo vogliono
Conversione a sorpresa di autorevoli studiosi e riviste ecologiche
di Redazione
Nucleare? Si’, grazie. Alcuni tra i piu’ noti ambientalisti americani sono venuti allo scoperto con una proposta per rivalutare l’energia nucleare come possibile soluzione per il problema del surriscaldamento della Terra. Sono ancora in pochi ad aver cambiato posizione, ma rappresentano le prime incrinature nel muro d’opposizione alla costruzione di nuovi reattori nucleari.
Negli ultimi mesi sono spuntati articoli in riviste di tutto rispetto, come la ‘Technology Review’ dell’Massachusetts Inistitute of Technology (Mit) e ‘Wired’, in cui l’energia nucleare viene apertamente elogiata. Stewart Brand, fondatore del Catologo Whole Earth e autore di un articolo pubblicato nel numero di maggio della Technology Review dal titolo ”Eresie ambientaliste”, spiega che la svolta e’ legata all’angoscia sempre piu’ profonda per l’effetto serra e la responsabilita’ dei combustibili fossili”, come il petrolio e il carbone. ”Non e’ che qualcosa di nuovo, importante o meraviglioso sia stato scoperto nell’opzione nucleare – si dice nell’articolo – E’ solo che qualcosa di nuovo, importante e ‘orrificante’ e’ capitato con il cambiamento del clima”. Gridano al tradimento gli ecologisti della prima leva. Preoccupati per fughe di radioattivita’, come avvenne nell’incidente agli impianti di Three Mile Island nel 1979 e il problema irrisolto delle scorie, gli ambientalisti hanno attraversato il paese con la campagna anti-nucleare, dagli stabilimenti di Shoreham a Long Island (New York) a Diablo Canyon vicino alla costa californiana. Ma alla luce delle prove scientifiche di un collegamento diretto tra le emissioni di anidride carbonica e il clima, studiosi come Brand e altri illustri colleghi hanno deciso che i carburanti tradizionali pongono una minaccia ben piu’ grave.
Brand afferma che tutto deve essere fatto per risparmiare energia e per ‘decarbonizzare’ la produzione con lo sviluppo di energia solare e eolica. ”Ma la somma di questi non arriva a che una frazione del fabbisogno”, afferma il ‘padre’ del Whole Earth Catalogue. ”L’unica tecnologia in grado di riempire il vuoto e porre fine al carico continuo di anidride carbonica sull’atmosfera e’ l’energia nucleare”, conclude l’autore dell’articolo. Tre massimi esperti della materia – Fred Krupp, direttore esecutivo del’Environment Defense, Jonathan Lash, presidente dell World Resources Institute e James Gustave Speth, preside della facolta’ degli studi ambientali della Yale University – ci stanno ripensando. Senza arrivare ad appoggiare l’opzione nucleare, gli specialisti sottolineano l’importanza di trovare soluzioni per i problemi economici, di sicurezza, di sistemazione delle scorie e della proliferazione, ma non respingono a priori l’intera tecnologia. Il discostamento dalle posizioni anti-nucleari degli ambientalisti ha una controparte economica e politica. Il senatore dell’Arizona John McCain sta promuovendo un progetto per offrire incentivi finanziari allo sviluppo di tre nuove tecnologie nucleari. La sua campagna fara’ parte dell’iniziativa legislativa promossa insieme a Joseph Lieberman, l’ex candidato democratico alla Casa Bianca, per regolamentare le emissioni dei gas responsabili dell’effetto serra. Per conto loro, i parlamentari conservatori sarebbero disposti ad appoggiare la fissazione di limiti sulle emissioni inquinanti in cambio del sostegno dei progressisti per la costruzione di una nuova generazione di impianti per la produzione di energia nucleare. Il cambiamento degli schieramenti tradizionali sull’ambiente lo si vede anche dall’iniziativa dei sindaci di 132 citta’ americane, democratici e repubblicani, di applicare volontariamente gli obiettivi del protocollo di Kyoto sull’effetto serra.
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