Non profit
Nuovo impegno a sostegno dei frontalieri
Le associazioni delle province di Varese, Como e del Canton Ticino insieme per discutere i problemi dei lavoratori
di Redazione
Parte da Varese un nuovo impegno da parte delle Acli a sostegno dei lavoratori frontalieri: la scorsa settimana, la sede provinciale di via Speri della Chiesa ha ospitato un seminario di studio sul frontalierato che ha coinvolto l’asse “insubre” delle Acli: le associazioni di Varese, Como e del Canton Ticino. L’incontro ha visto anche la partecipazione del presidente regionale lombardo Giambattista Armelloni e di Franco Narducci, parlamentare Pd eletto nella circoscrizione Estero e attivo nelle Acli del Canton Argovia.
Obbiettivo del seminario approfondire le problematiche legate alle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori residenti nella fascia di confine. Sono più di 50.000 gli italiani che ogni giorno passano il confine per motivi di lavoro. «Come Acli dobbiamo conoscere la realtà che caratterizza il mercato del lavoro nei territori vicini a noi – ha detto Franco Narducci, parlamentare Pd legato alle Acli in Svizzera -. Quando analizziamo gli scenari futuri del lavoro dei frontalieri parliamo della sorte di decine di migliaia di lavoratori. E proprio questi lavoratori, negli scorsi mesi, sono stati fatti oggetto di vergognosi attacchi xenofobi ai quali si sono aggiunti anche per effetto della crisi, minacce di licenziamenti, aumenti negati, pagamenti in euro anziché in franchi».
La giornata di confronto è un primo passo verso un’azione più incisiva e coordinata delle Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani, come ha spiegato anche il presidente delle Acli Lombardia Giambattista Armelloni: «Ringraziamo le Acli di Varese che si sono fatte interpreti di una necessità che riguarda anche le altre provincie: quello di lunedì è stato un appuntamento per creare una comune coscienza politica e ribadire la vicinanza e la volontà di tutela e militanza in questo ambito nel mondo del lavoro. Dopo questa fase abbiamo l’idea di organizzare un altro momento qualificato in Svizzera, a Lugano, per elaborare una proposta partendo dagli elementi raccolti in questo seminario».
La riflessione ha toccato i nodi politici del confronto tra Italia, Canton Ticino e Confederazione, ma anche l’evoluzione degli aspetti tecnici relativi a retribuzioni, tassazione e sistemi previdenzialii.
Sono intervenuti l’onorevole Franco Narducci, Giuseppe Rauseo della Acli del Canton Ticino e Renato Latini delle Acli Frontalieri Varese, oltre a funzionari dei servizi fiscali e del Patronato Acli in Italia e in Svizzera.
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