Famiglia

Occupazione: Italia Paese europeo con maggiore disparità tra i sessi

Lo dice un rapporto della Commissione europea

di Redazione

Migliora l?occupazione in Italia, seppur con delle ampie differenze tra sessi, ma i problemi strutturali restano. E? il quadro che emerge dal rapporto ?Occupazione in Europa nel 2005? pubblicato dalla Commissione europea. ?Dal lancio della strategia di Lisbona – si legge nello studio – i maggiori miglioramenti nel tasso globale di occupazione si sono verificati in Italia, Lettonia e Spagna con un incremento di circa 4-5 punti percentuali?. Fin ?dalla metà del 1995 – osserva l?esecutivo Ue ? l?andamento dell?occupazione in Italia è stato particolarmente favorevole grazie ad una serie di riforme del mercato del lavoro?. Nel dettaglio, in Italia nel 2004 l’occupazione è salita di circa l?1,5%. Ma non solo, a livello di singoli paesi membri, ?l’Italia e la Spagna sono quelli che hanno registrato i maggiori miglioramenti nella situazione del mercato del lavoro tra il 2000 e il 2004?: in quel quadriennio l’occupazione e’ cresciuta rispettivamente di 1,5 milioni e 2,4 milioni, a fronte di 0,8 milioni della Francia e 0,9 milioni della Gran Bretagna. In Italia comunque, osservano gli esperti Ue, la crescita dell’occupazione è stata quasi interamente trainata da un aumento dei posti per coloro che rientrano nel gruppo primario di occupazione, e tra questi in prima file le donne. Ciò non toglie però che rispetto al resto d’Europa, l?Italia insieme a Grecia e Spagna mostrano le ?maggiori differenze tra sessi a livello di occupazione?. In questi paesi ?la disparita’ tra i tassi di attività di uomini e donne sono di circa 20-25 punti percentuali?. I problemi strutturali restano. Con un tasso di occupazione al 57,6%, l’Italia è di oltre 12 punti percentuali sotto l?obiettivo del 70% fissato dalla Strategia di Lisbona per rilanciare la competitivita’ europea.

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