Mondo

Offensiva (verbale) del Pentagono contro la Siria

Dure accuse di Washington contro il regime siriano: "crea troppi problemi"

di Joshua Massarenti

Nella guerra verbale degli Stati Uniti nei confronti della Siria, reinnescata dall’assassinio di lunedi’ a Beirut dell’ex premier libanese Rafik al-Hariri dietro al quale molto vedono proprio la mano siriana, una nuova bordata e’ partita oggi dal Pentagono, secondo cui sono moltissimi i fronti su cui il Paese arabo deve cambiare la sua politica. “La Siria”, ha dichiarato Douglas Feith, sottosegretario uscente alla Difesa con delega per gli Affari Politici, “sta compiendo una quantita’ di cose che costituiscono grossi problemi. Noi auspichiamo che adesso l’attenzione internazionale si concentrera’ su di essa, e su quanto stiamo facendo per attirare impegno e pressioni tali da poter indurre i siriani a mutare atteggiamento”.

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