Formazione

Ogm: Regione Liguria, no a produzione e commercio

La Liguria dice no agli Ogm. Con un ordine del giorno di Alleanza Nazionale approvato da tutti ad eccezione di Arturo Fortunati di Rifondazione Comunista

di Redazione

La Liguria dice no agli Ogm. Con un ordine del giorno presentato oggi in consiglio regionale da Alleanza Nazionale ed approvato da tutti i consiglieri, ad eccezione di Arturo Fortunati di Rifondazione Comunista che si e’ astenuto, si vieta la produzione e la commercializzazione di prodotti contenenti Ogm privi di etichettatura che ne possa determinare l’immediata individuazione. Il documento, inoltre, impegna la giunta a ”non consentire la modificazione genetica di genomi di varieta’ italiana soggetti a denominazione di origine protetta, senza il preventivo consenso ministeriale”. ”L’obiettivo – ha spiegato Gianfranco Gadolla, capogruppo di An – e’ quello di tutelare i prodotti tipici della nostra terra, soprattutto i settori a denominazione d’origine maggiormente sensibili al rapporto diretto con le tradizioni e con l’identita’ territoriale”. I consiglieri dell’Ulivo, nel sostenere il documento, hanno pero’ chiesto un impegno in piu’: ”Approviamo questo ordine del giorno – ha spiegato Nicolo’ Alonzo, dei Ds – ma chiediamo che sia accelerata l’approvazione del disegno di legge sulla stessa materia, che e’ da tempo fermo in commissione”. Il ddl prevede, tra l’altro, il divieto di coltivare Ogm, di somministrarli agli animali, di fornirli nelle mense scolastiche. Al termine della discussione, quindi, nell’ordine del giorno e’ stato inserito come termine ultimo per l’approvazione della legge sugli Ogm in commissione il prossimo 30 settembre.

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