Non profit
OGM. Vas: pomodoro transgenico battuto dagli alimenti naturali
L'ntervento di Simona Capogna, Esecutivo Nazionale Verdi Ambiente e Società (Vas) Onlus
di Redazione
«Abbiamo semplicemente visitato il sito internet di Flora, il progetto finanziato dalla Commissione Europea, per scoprire che la soluzione per essere più sani è a portata di mano: basta mangiare arance, pomodori, frutti di bosco, broccoli, olio di oliva, uva, basilico, legumi, cioccolata e bere the verde. Tanti flavonoidi, presenti in una dieta sana, che consentono al nostro corpo di tutelarci dall’insorgenza di malattie tumorali e cardiovascolari. Eppure oggi il progetto Flora è sulla bocca di tutti per il pomodoro viola, geneticamente modificato per produrre antocianine, antiossidanti del gruppo dei flavonoidi» dichiara Simona Capogna di Verdi Ambiente e Società onlus.
A chi può servire un pomodoro del genere? Si chiede ancora la rappresentate di Vas
«Sicuramente ai soggetti che ne deterranno il brevetto, alle aziende che lo venderanno (a un prezzo maggiorato!) e ai ricercatori che faranno carriera o compreranno azioni di aziende biotech. Cosa sarebbe veramente utile fare per i cittadini? Utilizzare i risultati della ricerca Flora per favorire il consumo di flavonoidi (ancora troppo scarso in Occidente, secondo i ricercatori di Flora) attraverso l’uso di alimenti naturali (già esistenti in abbondanza). E, quindi, vietare l’utilizzo di sostanze chimiche dell’agricoltura industriale. Ridurre la distanza tra “il campo e la tavola”.Fare delle leggi più stringenti per i prodotti industriali, spesso, ingannevoli, che non contengono ciò che dovrebbero: succhi al gusto di arancia senza arance, olio di oliva senza olive, vino senza uva, barrette di cioccolata senza cacao. Sono solo alcuni degli esempi delle contraffazioni alimentari legalizzate (dalle norme che regolano il settore). Insomma – conclude -, le soluzioni sono tante, ma hanno tutte un inconveniente: vanno a erodere i profitti di grandi gruppi industriali e finanziari. Gli stessi che parteggiano per il pomodoro transgenico».
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it