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Ogni anno 10mila baby mamme
Un fenomeno in crescita. L'allarme dei ginecologi della Sigo: «Necessari ed urgenti interventi di tutela»
di Redazione

Ogni anno in Italia circa diecimila adolescenti diventano mamme. Un fenomeno in crescita dello 0,5% nell’arco di un anno (si passa da da 9.525 mamme adolescenti del 2006 a 9.583 l’anno successivo): un fenomeno su cui intervenire con un’educazione alla maternità consapevole che inizi sin da giovanissime, perché “le under 19 sessualmente attive che non usano protezione hanno infatti il 90% di possibilità di restare incinte entro un anno”. È quanto rilevano i ginecologici della Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia) che hanno organizzato a Roma il convegno “Mamma prima dei 19 anni”.
La maternità precoce spesso porta complicazioni. «Problemi che non si spiegano solo con l’età e le sue caratteristiche fisiche e psicologiche», spiega Giorgio Vittori, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, «l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica altri fattori critici “collaterali” come l’educazione, lo stato sociale e la fruibilità dei servizi sanitari». Elementi che valgono in particolare per le immigrate: l’incremento registrato dal 2006 al 2007 è tutto a loro carico, poiché i parti fra le italiane under 19 sono passati da 7.178 a 7.088 mentre fra le loro coetanee straniere da 2347 a 2495.
«Sono quindi necessari ed urgenti interventi di tutela», continua Vittori, «per educare ad una pianificazione familiare informata e protetta e preservare la fertilità delle ragazze dall’aggressione di malattie sessualmente trasmissibili, frutto di comportamenti troppo “disinvolti”. Un compito a cui noi ginecologi non possiamo sottrarci, indispensabile a garantire la salute delle nostre pazienti e dei loro figli». L’individuazione di strategie di prevenzione e assistenza è l’obiettivo dell’incontro che oggi si svolge all’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà (INMP) alla presenza del sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella. Nel 2007 le italiane sotto i 16 anni che hanno partorito sono state 700. in Italia la situazione è ancora lontana da emergenze come quelle di Regno Unito (7,1% di gravidanze nelle under 19), Estonia (8,1%), Slovenia (8%) o Austria (5,8%) e soprattutto degli Stati Uniti, che hanno il record di “school pregnancy” di tutto il mondo industrializzato, con circa 800 mila casi l’anno.
Nel nostro Paese crescono soprattutto le mamme-bambine immigrate: «La possibilità di accedere ai servizi sanitari e un buon livello di informazione sono indispensabili per poter evitare gravidanze indesiderate» spiega Aldo Morrone, presidente dell’INMP, «La rete comunitaria di appartenenza di queste minorenni, purtroppo, non sempre riesce a sostenerle nelle scelte riproduttive. Molte minori non sono accompagnate e l’impossibilità delle famiglie di assistere la propria figlia rispecchia la difficoltà per gli stranieri di essere consapevoli del ruolo genitoriale. Una situazione di massima vulnerabilità che richiede l’impegno dell’intero sistema sanitario per poter essere arginata».
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