Mondo
Oil for food: Annan per niente scagionato
Lo afferma Paul Volcker, il responsabile dell'inchiesta sulla corruzione emersa nel programma Onu in Iraq ai tempi di Saddam
di Redazione
Doccia fredda su Kofi Annan da parte del responsabile dell’inchiesta sullo scandalo ‘Oil for food’: l’ex presidente della Fed che guida l’indagine indipendente sulle deviazioni emerse nel programma, Paul Volcker, ha detto che il segretario generale dell’Onu sbaglia a sentirsi “scagionato” dall’inchiesta. “Lo abbiamo criticato piuttosto severamente, non lo definirei un proscioglimento”, ha detto Volcker intervistato dalla ‘Fox News’, a proposito del rapporto preliminare della commissione. “Io non avrei usato quel termine”. Era stato lo stesso Annan lo scorso mese ad affermare che la commissione Volcker lo aveva “scagionato”, affermazione che rientra appieno nella strategia del Palazzo di Vetro di voler voltar pagine sullo scandalo che ha visto coinvolto Kojo Annan, il figlio del segretario generale dell’Onu. Il rapporto diffuso a marzo ha stabilito che Annan agi’ in maniera “inadeguata” quando emersero sospetti sul possibile conflitto di interessi riguardante il 31enne Kojo; ma ha anche affermato che non esistono “prove sufficienti” per stabilire che Annan abbia usato la sua influenza per assegnare lucrosi contratti all’azienda svizzera per cui lavorava Kojo. In realta’, la stessa commissione Volcker e’ finita nell’occhio del ciclone (tanto che due ispettori sono stati costretti alle dimissioni) perche’ accusata di essere stata troppo tenera con il segretario generale. Ma nella sua intervista alla Fox, Volcker non ha raccolto le critiche: “Non dobbiamo essere teneri o duri”, ha commentato, “dobbiamo indagare sui fatti e ho detto sin dall’inizio che il nostro compito e’ seguire i fatti ovunque ci conducano”. Le rivelazioni sugli illeciti scaturiti nell’ambito del piu’ vasto programma umanitario gestito dalle Nazioni Uniti ai tempi di Saddam Hussein hanno spesso indotto i critici a chiedere le dimissioni di Annan. Ma il segretario generale ha sempre mostrato di voler andare avanti per la sua strada e anche nei giorni scorsi, in un’intervista con la rivista ‘New York’, ha affermato di essere stato vittima di un “linciaggio” che mira a “distruggerlo”. Non solo: Annan ha riversato la gran parte delle colpe sul figlio Kojo, che tra l’altro non ha mai collaborato con la commissione Volcker nonostante le indagini sui suoi conti vadano avanti. “E’ incredibile quello che accade con i figli”, ha detto Annan, “li prendi in braccio e li tiri su, e con il passar del tempo, loro sviluppano una propria personalita’ e diventano delle persone autonome”.
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