Mondo

Oil for food: Londra respinge accuse di Annan

La Gran Bretagna risponde all'accusa di aver ignorato irregolarità nell'operazione Oil for food. Un petrioliere inglese incriminato

di Redazione

La Gran Bretagna respinge le accuse del segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, che ieri aveva tirato in ballo le responsabilita’ di Londra e degli Stati Uniti per aver ”chiuso un occhio” sull irregolarita’ del programma oil-for-food. In un comunicato il ministro degli esteri Bill Rammell ricorda come la Gran Bretagna abbia sempre sostenuto il regime di sanzioni imposto dalle Nazioni Unite contro il regime di Saddam Hussein. ”Abbiamo sempre intrapreso le aizoni opportune per assicurarci che il regime di sanzioni non fosse aggirato”, ha aggiunto Rammell. I magistrati statunitensi hanno formalmente incriminato tre persone per aver pagato tangenti al regime di Saddam con i fondi del programma oil-for-food. Uno di loro e’ il petroliere londinese John Irving, per il quale e’ stata chiesta l’estradizione dalle autorita’ statunitensi.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.