Mondo
Olimpiadi, ecco quanto costa mantenere gli impianti
A quattro anni dai giochi di Sydney il Sydney Morning Herald fa i conti in tasca ai contribuenti
di Redazione
A quattro anni dalle Olimpiadi di Sydney, definite allora le migliori della storia, i contribuenti dello stato australiano del Nuovo Galles del sud continuano ad accollarsi un costo pari a 27,6 milioni di euro all’anno per tenere aperti gli stadi e gli altri impianti costruiti per quell’occasione.
Lo rivela oggi il Sydney Morning Herald, aggiungendo che le societa’ proprietarie dei due maggiori siti olimpici, il Telstra Stadium e il Sydney SuperDome, sono in debito per milioni di euro in tributi arretrati dal 2001. Il governo statale, ricorda il quotidiano, si era vantato che i Giochi di Sydney erano stati pagati in anticipo, senza lasciare debiti alle generazioni future.
Pochi anni dopo, invece, gli impianti sono in perdita e costano allo Stato milioni di dollari in sussidi. ”Siamo passati da una situazione di carenza di impianti sportivi ad averne in eccesso in alcune aree”, ha riconosciuto il premier Bob Carr. ”Ma questo era prevedibile quando si offre una manifestazione mondiale come le Olimpiadi e si prende la decisione di non accettare mediocrita’ o compromessi”. Carr ha assicurato che anche gli impianti meno utilizzati e meno remunerativi non saranno chiusi, affermando che essi comunque assicurano benefici alla comunita’.
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