Mondo

On air UndeRadio, web radio di ragazzi

Progetto di Save the Children e Media Aid. Gli auguri di colleghi famosi come Baldini, Silvestrin e Federico e Marisa

di Redazione

UndeRadio, la prima web radio realizzata da ragazzi e ragazze per contrastare discriminazione e intolleranza attraverso l’utilizzo dei new media è on air. È un progetto che unisce 12 scuole superiori di 4 diversi municipi della Capitale. 650 adolescenti italiani e di origine straniera la cui voce è affidata a una redazione stabile di 30 ragazzi che trasmette quotidianamente dalla scuola Manin di Roma. E dove sono arrivati gli auguri di “colleghi” prestigiosi… come Marco Baldini «se volete fare vera radio lasciate perdere i microfoni, la musica, le antenne, lasciate perdere le cuffie. Perché la radio si fa col cuore. La radio siete voi», Enrico Silvestrin “padrino” di UndeRadio che ha detto «La prima cosa che imparerete ad amare della radio sarà la radio stessa», Federico e Marisa di Radio Deejay «In bocca al lupo per la vostra nuova avventura! La radio è un viaggio straordinario che può portarvi ovunque vorrete». Le voci storiche del  panorama radiofonico italiano che hanno scelto di dare il proprio in bocca al lupo ai giovani speaker di UndeRadio, la web radio targata Save the Children e Media Aid.

Una piattaforma radiofonica online nata nell’ambito del progetto Diversi ma uguali, la parola ai ragazzi! con cui l’organizzazione intende coinvolgere ragazze e ragazzi italiani e di origine straniera in azioni di sensibilizzazione, informazione e comunicazione per contrastare discriminazione e intolleranza attraverso il contributo delle nuove tecnologie. 15 ore di trasmissioni radiofoniche a settimana, nuovi format e linguaggi per raccontare esperienze positive di interazione tra mondi diversi, ma anche disagi legati ai fenomeni di mancata integrazione e marginalità che si sperimentano quotidianamente nella scuola italiana.

Inchieste di strada condotte da ragazzi e ragazze, musica, interviste doppie tra adolescenti di diverse etnie e culture, spettacolo, seconde generazioni, la Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e la Costituzione italiana illustrate dalla giovane redazione, sport, rassegna stampa sul tema, l’arte come dialogo interculturale: sono questi i programmi che animano il palinsesto di UndeRadio. Parte integrante della web radio sarà lo sportello legale, attraverso cui Save the Children fornirà ai minori un servizio di consulenza online in materia giuridica, con un focus particolare sui minori stranieri e appartenenti a minoranze etniche, in quanto più vulnerabili e marginalizzati.

La web radio si propone come una scommessa innovativa e dinamica per rispondere alla pressante richiesta di cambiamento e informazione che la nuova geografia sociale impone ormai da qualche anno. I giovani protagonisti di UndeRadio arrivano da diverse zone della città che però hanno un comune denominatore, ovvero una forte presenza di minori di origine straniera: da una parte il Municipio I, centro storico della capitale che ospita rappresentanze di diverse nazionalità, perlopiù europee, e dall’altra i Municipi V, VIII e XVI , dove si registra una significativa concentrazione di rumeni, bengalesi, cinesi e filippini.

«In questi giorni purtroppo l’Italia è stata di nuovo palcoscenico di terribili episodi di intolleranza e discriminazione che hanno interessato anche i più giovani», dichiara Raffaela Milano, direttore Programmi Italia e Europa di Save the Children Italia. «Noi crediamo molto nel potenziale comunicativo dei ragazzi e nella loro capacità di cambiare il corso delle cose. UndeRadio nasce per dare voce ai ragazzi e ragazze che non temono la diversità e che vivono il rapporto con l’altro come un’opportunità di crescita per sé e per il nostro Paese».

Attraverso la partecipazione attiva dei ragazzi, nel corso dell’anno scolastico 2011/2012, il progetto favorirà il dialogo interculturale e la conoscenza dei diritti e delle responsabilità dei cittadini stranieri, fornendo un’informazione corretta e priva di pregiudizi tra le diverse culture. Alla programmazion e all’elaborazione di alcuni contenuti contribuiscono Unar (Ufficio Nazionale Anti-discriminazioni Razziali) e Rete G2 – Seconde Generazioni.

A conclusione del progetto, realizzato grazie ai finanziamenti del Fondo FEI tramite il ministero dell’Interno, i ragazzi si confronteranno con alcuni operatori del mondo della comunicazione al fine di favorire lo sviluppo di una maggiore consapevolezza sugli strumenti messi a disposizione dalla comunicazione stessa per promuovere i processi di integrazione.

Per ascoltare UndeRadio qui 

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