Mondo

Onu: centinai di minori uccisi o usati come spie

Il primo report sullo stato dei bambini all'interno del conflitto iracheno

di Redazione

Il conflitto ancora in corso in Iraq ha lasciato senza vita o mutilati centinaia di bambini, mentre altri vengono usati come spie o come esche per tendere agguati alle forze di sicurezza.

La denuncia e’ contenuta in un rapporto, il primo sullo stato dei bambini all’interno del conflitto iracheno, presentato oggi dalle Nazioni Unite. Il gruppo costituito dal Consiglio di sicurezza dell’Onu per monitorare la situazione dei minori ha riferito che nel 2010 almeno 194 bambini sono stati uccisi e 232 feriti, quale risultato delle violenze armate nel Paese.

I rapporti ufficiali del governo iracheno parlano invece di 134 bambini uccisi e 590 feriti, nei primi nove mesi del 2010. “Nel corso del conflitto in Iraq, i gruppi armati hanno reclutato, addestrato e impiegato minori per farli partecipare agli scontri, sia direttamente che indirettamente”, si legge nel rapporto. I minori, oltre ad essere impiegati in combattimenti, spiega ancora il documento, sono stati usati come spie e osservatori, nel trasporto di rifornimenti e attrezzature militari, per registrare gli attentati a scopo di propaganda e per installare ordigni esplosivi.

A causa della situazione della sicurezza, riferisce inoltre il rapporto, non e’ possibile stabilire con certezza il numero di minori reclutati e impiegati dai gruppi armati in Iraq. 

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