Famiglia

Ospiti a Roma 60 bambini dalle zone di guerra

Piccoli libanesi e israeliani saranno accolti dalla città di Roma per tre settimane di vacanza

di Redazione

Saranno 60 i bambini libanesi e israeliani, provenienti dalle città maggiormente colpite dal conflitto in corso, saranno accolti a Roma per tre settimane di vacanza. L?iniziativa è di Comune di Roma, Caritas diocesana, Comunità ebraica, Centro islamico, Comunità libanese, Comunità di Sant’Egidio e Croce Rosa Italiana.

Un accordo raggiunto con i governi dei due paesi in guerra, grazie alla mediazione del ministero degli Affari Esteri Italiano e delle ambasciate di Israele e Libano, garantirà un corridoio umanitario che permetterà ai bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni di raggiungere Roma per un periodo di vacanza già nei prossimi giorni. I piccoli che saranno scelti tra le famiglie sfollate e maggiormente provate dal conflitto, saranno ospitati in strutture ?protette? adibite all?accoglienza di minori.
Durante il periodo di vacanza, oltre a numerose iniziative di animazione e svago, molti dei fanciulli che giungeranno a Roma riceveranno cure mediche e sostegno psicologico per i traumi subiti.

La Caritas romana sarà direttamente impegnata nell?accoglienza e nell?animazione dei bambini ospiti attraverso l?impiego di volontari e operatori esperti che lavorano nelle comunità per minori, negli asili e nelle scuole per l?infanzia che gestisce. I bambini inoltre potranno trascorrere le loro vacanze nello Stabilimento balneare ?L?Arca? che la Caritas ha in concessione sul lungomare di Ostia. Un ulteriore intervento, che si affiancherà alle iniziative di svago, sarà quello dei medici dell?ambulatorio psichiatrico per le vittime di guerra e di traumi violenti che la Caritas ha predisposto per assistere i rifugiati politici.

?Un intervento che vede impegnata l?intera città di Roma, tradizionalmente accogliente e solidale, con un cuor solo e un?anima sola. La pace, quella giusta e duratura, dobbiamo iniziare a costruirla partendo dalle nuove generazioni, formandole alla convivenza ed al dialogo. Siamo lieti di condividere la nostra esperienza di lavoro – di animazione con i giovani e di assistenza alle vittime di violenza – con i numerosi altri organismi che partecipano al progetto, in rappresentanza di una città che vuole e che crede fermamente nella pace. Questa è soltanto una delle tante iniziative di solidarietà che coinvolgono i romani, speriamo che questo impegno, concreto e condiviso, promuova altri interventi e gesti di pace tra i governi e nelle istituzioni internazionali? ha commentato mon. Guerino Di Tora, direttore della Caritas diocesana di Roma.

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