Non profit

Ottocento iniziative e 55 milioni di euro Benvenuti nella “provincia cuscinetto” che tiene sempre alta l’attenzione al sociale

In provincia di Novara

di Redazione

C’è stato un compleanno, nel compleanno a Novara: in Primavera, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è recato in visita ufficiale, per le celebrazioni dei 150 anni del Paese e, proprio in quell’occasione, ha inaugurato il nuovo Broletto, risultato di un intervento importante ed emblematico per la città, al quale Fondazione Cariplo ha contribuito con un sostanzioso contributo. Novara e la sua provincia rappresentano, in Piemonte, uno di quei territori, oltre i confini lombardi, che però sono, per tradizione, di competenza di Fondazione Cariplo. Una zona cuscinetto che ha saputo produrre in questi venti anni molte idee e progetti, poi realizzati con contributo della Fondazione: 800 iniziative, che hanno meritato un sostegno complessivo di oltre 55 milioni di euro.
Uno di questi progetti, tra i più recenti, è appunto il Palazzo del Civico Broletto che, assieme al Castello Visconteo Sforzesco avevano la necessità di essere recuperati, rilanciati e restituiti alla collettività. Ma l’impegno della Fondazione e degli enti non profit che operano sul territorio è (come giusto che sia) andato su più fronti: ad esempio quello dell’ Azienda Ospedaliera – Universitaria Maggiore della Carità di Novara che ha portato all’acquisto di un acceleratore lineare altamente innovativo per la cura dei tumori; o ancora quello dell’ Associazione di Volontariato Noi come Voi Onlus, per la costruzione e allestimento interno di un centro diurno e residenziale per portatori di handicap; o come quello dell’impresa sociale Vedogiovane onlus,per la realizzazione di una rete di luoghi educativi e di spazi di aggregazione giovanile.
Il Novarese è una terra fertile, in tutti i sensi: da un lato sul fronte dell’Agricoltura, con abbondanti piantagioni di riso e mais, ma anche dal punto di vista produttivo, sul fronte dell’elettronica, del petrolchimico, della farmaceutica, dell’ editoria; ma è anche sul piano dell’organizzazione non profit che è stata capace di esprimere il suo potenziale in diversi ambiti; anche se, va detto, in questi due decenni si è contraddistinta soprattutto per interventi incentrati in due settori, quello dell’Arte e della Cultura e quello dei Servizi alla Persona, quasi a scattare una fotografia della sensibilità di questo territorio che ha una grande tradizione in campo artistico e architettonico e al tempo stesso ha sempre saputo esprimere grande prova sul fronte della solidarietà verso i più deboli, verso chi ha bisogno e, finanche, nell’accogliere chi, come gli stranieri, hanno deciso di venire a stabilirsi qui; nel capoluogo, secondo le ultime stime sono ben nutrite diverse comunità straniere, provenenti soprattutto da Marocco , Albania, Romania, Ucraina, Tunisia e Nigeria.
Non è dunque un caso che quasi la metà dei contributi sia andata a progetti nel campo dei Servizi alla Persona, e che un terzo sia andato invece per quelli nel settore dell’Arte e della Cultura; l’ambiente e la ricerca scientifica pur con alcune iniziative eccellenti, possono ancora crescere.

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