Mondo

Oxfam agli otto grandi: “Servono aiuti, non armi”

Un piano umanitario dell'Onu mai decollato. Una conferenza di pace da rilanciare. E milioni di siriani abbandonati a se stessi. L'appello dell'Ong ai leader del G8 riuniti in Irlanda del Nord

di Redazione

93.000 persone hanno già perso la vita, otto milioni di siriani hanno bisogno urgentemente di aiuto e 1,6 milioni di rifugiati sono sfollati nei paesi vicini. Le Nazioni Unite hanno lanciato il più grande appello per l’assistenza umanitaria della loro storia. Ma la comunità internazionale, profondamente divisa, non riesce a fronteggiare le conseguenze umanitarie del conflitto: l'appello è stato finanziato solo per il 28%.

I numeri, nella loro crudezza, fanno capire quanto sia urgente che al G8 in apertura in queste ore in Irlanda del Nord arrivino finalmente decisioni operative per fronteggiare l'emergenza. Oxfam – che collabora con organizzazioni locali in Siria e assiste i rifugiati siriani in Libano e Giordania – si rivolge direttamente ai Grandi con un appello:  “E’ giunto il momento che il G8 disegni un piano d’azione concreto per rilanciare il processo di pace iniziato a Ginevra coinvolgendo tutte le parti in causa. Ogni soluzione non politica, ed in particolare l’invio di armi alle parti in conflitto aumenterà solo gli spargimenti di sangue e l’instabilità regionale”, dichiara Elisa Bacciotti, direttrice campagne di Oxfam Italia. “E’ essenziale che il G8 individui una data certa per la convocazione di una conferenza per la pace in Siria a Ginevra: gli Stati Uniti, la Russia e la Presidenza UK del G8 hanno espresso il proprio sostegno ad un processo politico, ma chiediamo che a queste parole seguano fatti concreti, anche con il sostegno degli altri paesi G8. L’Italia ha un ruolo e un interesse particolare a preservare la pace e la stabilità in Siria ed in Medio Oriente. Ci aspettiamo che il nostro paese possa contribuire a fermare il trasferimento di armi e munizioni alle parti in conflitto, sia all’opposizione che al governo, e lavorare per una soluzione politica” prosegue Bacciotti.

La Conferenza di pace di Ginevra rappresenta una timida speranza in un quadro preoccupante. Oggi milioni di siriani sono lasciati a loro stessi. Oxfam  chiede al G8 di migliorare l’accesso umanitario all’area, utilizzando la loro influenza sulle parti in conflitto per fare in modo che l’aiuto raggiunga chi ne ha bisogno.

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