Attivismo
Pace, la staffetta scout che sconfigge l’indifferenza
Lanciata in occasione della festa dell’Assunta l'iniziativa dell’Agesci sta percorrendo la penisola. L’appello nella lettera aperta firmata dai presidenti del Comitato nazionale, dalla Capo Guida e dal Capo Scout d’Italia, oltre che dall'assistente ecclesiastico nazionale. «Non possiamo restare indifferenti di fronte alle tragedie che colpiscono Gaza, l’Ucraina e tanti altri luoghi del mondo». Veglie di preghiera e incontri proseguiranno fino al 4 ottobre in tutta Italia

A meno di un mese dal suo lancio l’appello dell’Agesci che invita a non restare indifferenti e promuovere azioni concrete in grado di costruire ponti tra le persone, anziché muri sta coinvolgendo decine e decine di gruppi scout su e giù per la penisola.
Dalla Sicilia al Piemonte
Tra le prime realtà che hanno segnalato delle iniziative sulle loro pagine Instagram ci sono i siciliani del Gruppo scout Bolognetta 1 , non potevano poi mancare le capo e i capi in formazione al Cfa di Firenze – Barbiana, con una veglia di preghiera per prendere coscienza e rinnovare l’impegno ad essere costruttori di pace. Sulla stessa linea anche i colleghi del Cfa di Bagneri – Biella.

Online è possibile consultare una mappa interattiva e un elenco di luoghi e iniziative che proseguiranno fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. La staffetta è stata lanciata non a caso in occasione della festa dell’Assunta del 15 agosto con una lettera aperta dal titolo “Teniamo per mano la Pace”.
Sullo orme di Baden-Powell
«Come guide e scout, siamo parte di un movimento che ha nel cuore la pace. Non come parola astratta, ma come scelta quotidiana. È il sogno che ci ha consegnato Baden-Powell, quando nel 1920, dopo la devastazione della Grande Guerra, nel discorso al 1° Jamboree a Londra, invitò i giovani del mondo a riconoscersi fratelli: “Se voi lo volete, partiamo di qui con la ferma decisione di voler sviluppare questa solidarietà in noi stessi e tra i nostri ragazzi, attraverso lo spirito mondiale della fraternità scout, così da poter contribuire allo sviluppo della pace e della felicità nel mondo e della buona volontà tra gli uomini”».
Sono queste alcune delle parole che si leggono nella lettera firmata da Giorgia Caleari, Capo Guida d’Italia; Fabrizio Marano, Capo Scout d’Italia; Roberta Vincini e Francesco Scoppola, presidenti del Comitato naizonale Agesci e da don Andrea Turchini, assistente ecclesiastico generale.
Il patto associativo Agesci
Si ricorda del resto come al cuore del patto associativo dell’Agesci vi sia proprio la pace: rispetto della vita e della dignità di ogni persona, fiducia nel bene, volontà di vedere l’altro come fratello, impegno per la giustizia. Come associazione vogliamo rispondere con gesti di pace, con parole che uniscono e con iniziative che generano speranza.
Due le azioni che vengono suggerite a tutti i gruppi che vogliono partecipare alla staffetta per la pace: pregare e dialogare. L’Agesci, infatti, ha invitato tutti a realizzare sul proprio territorio due esperienze complementari tra loro: una veglia di preghiera, come momento di riflessione, affidamento e speranza e un incontro di dialogo, costruito e realizzato insieme alle comunità locali, per generare ascolto, stimolare la coscienza critica, lasciare segni permanenti di pace.

La comunità capi del Gruppo scout Napoli 6 ha organizzato, per esempio, per giovedì 25 settembre una veglia nella chiesa Santa Maria della Libera.
I responsabili dell’associazione Guide e Scout cattolici italiani nella lettera aperta ricordano che la staffetta «è frutto di un cammino condiviso perché la pace ha bisogno dell’aiuto di tutti e di ciascuno. È un gesto che si rinnova nel tempo, che si trasmette da comunità a comunità, capace di suscitare continuità e senso. È un modo concreto per dire che la pace si costruisce insieme, passo dopo passo, lasciando segni visibili lungo il cammino, tracce di fraternità, di impegno, di speranza. Perché lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo trovato non è solo un ideale: è una responsabilità che grida alle nostre coscienze».
Molte delle iniziative oltre che nel sito vengono raccontate online sui social associativi con l’hashtag #staffettadipace
In apertura immagine di Andrea Pellegrini da ufficio stampa
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