Cultura

Padre Zanotelli rifiuta il premio Viareggio

«Non basta per lavarsi la coscienza»

di Gabriella Meroni

”Grato per l’ onore, ma non vorrei che dietro queste celebrazioni potesse farsi largo l’ idea che un premio basta per togliersi di torno la cattiva coscienza dell’ ingiustizia portata dall’ Occidente nei confronti del sud del mondo”. Con queste motivazioni il noto missionario comboniano Alex Zanotelli, dopo il no all’ Accademia dei Lincei, intende rifiutare anche il premio internazionale Viareggio, la cui giuria quest’ anno voleva premiare la sua ”testimonianza di pace e giustizia a favore dei dannati della terra”. In un’ intervista al quotidiano locale ”L’ Adige”, padre Zanotelli precisa: ”non e’ che non l’ accetto, anzi sono molto grato alla giuria che ha pensato a me, pero’ non so proprio se sia il caso di rispondere positivamente a questo invito. Ho detto ai miei superiori comboniani di occuparsi del caso. Per ora ho detto di no”. Secondo il missionario trentino, dietro all’ assegnazione di questi premi ci sarebbe una volonta’ inconscia di dire: ”vabbe’, premiamo gli sforzi di chi lavora per la liberazione del Sud del mondo, mentre sono convinto che fin quando non si rimettono in gioco le strutture portanti che provocano lo squilibrio, il grande sud andra’ sempre piu’ indietro”.

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