Pakistan: arrivati gli aiuti indiani

E’ atterrato ad Islamabad il primo aereo indiano con gli aiuti per le vittime del terremoto che ha colpito India e Pakistan sabato scorso. E’ la prima volta che accade dal 1971. L’Ilyushin 76 delle forze armate indiane, partito con 25 tonnellate di aiuti, ha portato in Pakistan tende, coperte, materassi, cibo, medicinali e attrezzature mediche ed e’ atterrato all’aeroporto di Islamabad dove ad accorglierlo c’erano diplomatici dei due Paesi. Per tentare di favorire i soccorsi, l’India ha anche deciso di favorire il flusso di sopravvissuti e feriti da una parte all’altra della LoC, la frontiera contesa di tra India e Pakistan. Sono molte le famiglie che in queste ore la stanno attraversando per cercare notizie di familiari residenti sull’altra sponda del confine dal momento della spartizione. Mentre si tenta di ristabilire i collegamenti telefonici in tutta la regione, i governi dei due paesi stanno vagliando la possibilita’ di istallarli anche da entrambe le parti del confine conteso.

La portavoce del ministero degli Esteri pachistano, Tasnim Aslam, ha detto che l’aereo indiano è atterrato oggi prima dell’alba in una base militare a Rawalpindi, nei pressi di Islamabad. “Gli indiani hanno inviato tende, medicine e altri beni di prima necessità”, ha detto la portavoce. Aiuti umanitari sono stati inviati da circa 30 Paesi, che hanno risposto all’appello del presidente pachistano, il generale Musharraf. Tuttavia in molte zone del Kashmir pachistano, la regione che ha subito i maggiori danni, le vittime ancora non hanno ricevuto aiuti e soccorsi, mentre cresce il rischio di epidemie che potrebbero aggravare ulteriormente il numero dei morti. Secondo il governo di Islamabad, le vittime del sisma sono circa 23mila, ma un generale dell’esercito pachistano, parlando in condizione di anonimato, ha detto che i morti potrebbero essere “tra i 35mila e i 40mila”. Anche le autorità locali parlano di oltre 30mila morti. Nel Kashmir indiano le vittime sono 1.555, secondo quanto hanno riferito le autorità di Nuova Delhi.