Famiglia
Palermo: salesiani costretti a chiudere l’oratorio
Per mancanza di sostegno da parte di chi si occupa di minori. Solidarietà ai sacerdoti della comunità di Santa Chiara è stata espressa dal superiore regionale dei salesiani.
“Essere sostenuti ed affiancati, non solo verbalmente, da quanti hanno responsabilità e doveri nei confronti dei minori”. È quanto chiedono i salesiani della comunità ‘Santa Chiara’ di Palermo costretti a sospendere le attività dell?oratorio. Nei loro confronti, don Lillo La Piana, superiore dei salesiani della Regione Sicilia, in una nota diffusa ieri pomeriggio ha espresso “viva solidarietà e sostegno morale”. Inoltre, si legge nel testo, “desidero ringraziare i confratelli e tutti i collaboratori per il servizio generoso e sacrificato, a favore degli abitanti del quartiere, immigrati, famiglie, ragazzi e giovani, nel prezioso lavoro di prevenzione, aiuto, difesa e denunzia dei tanti mali a cui sono esposti”. “Come salesiani ? ricorda don La Piana ? ci sentiamo costituiti ed inviati dal Signore, con lo spirito e lo stile di san Giovanni Bosco, a servizio dei ragazzi. Siamo desiderosi di riprendere le attività a loro favore presso l?oratorio ‘Santa Chiara’ ma chiediamo di essere sostenuti ed affiancati, non solo verbalmente, da quanti hanno responsabilità e doveri a riguardo”.
L’ oratorio salesiano ‘Santa Chiara’ di Palermo è stato da sempre impegnato in favore dei minori. L’azione educativa, che agisce nell’area della prevenzione e del recupero, ha avuto come obiettivo anche quello di contrastare abusi e violenze nei loro confronti. Però, “la situazione ?dichiarano i salesiani di ‘Santa Chiara’ ? esige un costante impegno di vigilanza e contrasto, oltre che la richiesta di collaborazione da parte di famiglie, adulti, agenzie educative che operano nel sociale, istituzioni che a diverso titolo sono presenti nel territorio”.
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