Famiglia

Palestina, dall’Italia 5,7 milioni di euro per aiutare i bambini

Il progetto prende è sostenuto da una ong palestinese e una israeliana. I piccoli potranno essere curati nel nostro paese e in Israele

di Redazione

Italiani, israeliani e palestinesi insieme per dare una speranza a migliaia di bambini palestinesi malati che nei Territori, dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania, non possono essere curati.

È l’obiettivo del progetto umanitario “Sostegno ai bambini nei Territori palestinesi – la medicina al servizio della pace”, finanziato principalmente dall’Italia, sostenuto da fondi israeliani e attuato dall’organizzazione non governativa israeliana Centro Peres per la pace’ e dall’ong palestinese Panorama.

«Diverse regioni italiane sono pronte a cooperare» ha osservato il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, che oggi in Israele ha incontrato rappresentanti delle due ong «si tratta di un progetto che aiuta la popolazione palestinese nella vita quotidiana».

Ottimista è Ron Pundak, direttore generale del Centro Peres per la pace di Tel Aviv, secondo cui questo programma «sostiene la popolazione palestinese e contribuisce alla pace». Il progetto, lanciato nel 2004, offre assistenza a una media di mille bambini all’anno.

«La speranza – afferma Pundak – è di curare sempre più bambini». Concretamente, spiega quest’ultimo insieme a Saman Khoury del Forum Pace e democrazia, significa consentire ai bambini palestinesi malati di essere curati in Israele con la collaborazione fra medici israeliani e palestinesi.

L’importo totale stanziato dall’Italia per il programma di cooperazione decentrata è di 5,7 milioni di euro, 2,85 dei quali a carico della direzione generale Cooperazione e sviluppo e l’altra metà a carico di Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Friuli Venezia Giulia. Il progetto, hanno ricordato Pundak e Khoury, viene avviato sulla scia del programma “Salvare i bambini – la medicina al servizio della pace” attivo tra il 2003 e il 2006.

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