È esplosa la “pansamania”. Il grande giornalista (aggettivo che si aggancia quasi come un automatismo al suo nome) sta vivendo una seconda giovinezza, grazie al filone d’oro del “sangue dei vinti”. A partire dal 2001 Giampaolo Pansa ha sfornato quasi una decina di libri per rivedere il “mito resistenziale”. Un’operazione condotta con la qualità e l’abilità di scrittura che tutti gli riconoscono, facendo sempre leva su spezzoni di storie individuali, di grande e sicura efficacia. Ora è arrivato anche il film, presentato, “ça va sans dire”, alla festa del cinema di Roma formato Alemanno. Come atto finale c’è stato l’approdo di Pansa dall’ Espresso , settimanale dalla storia di sinistra, al Riformista , quotidiano della sinistra destrorsa. Les jeux sont faits.
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