Legacoopsociali esprime soddisfazione per le direttiva approvata ieri al Parlamento europeo che stabilisce che la pubblica amministrazione dovrà pagare i suoi fornitori entro 30 giorni, che potranno salire a 60 solo in “casi eccezionali”. «Si tratta con tutta evidenza di un provvedimento di grande importanza », spiega Paola Menetti, presidente di Legacoopsociali. «Ora si tratta di continuare il lavoro e l’iniziativa nel nostro Paese perché si arrivi al recepimento in tempi e modi celeri e chiari, cosa certamente non semplice. Tante cooperative sociali vantano crediti nei confronti delle Pubbliche amministrazioni e in alcuni casi, come nel Mezzogiorno, aspettano fino a oltre da due anni i pagamenti per servizi di assistenza ad anziani, disabili e minori».
Il limite di 60 giorni potrà invece essere applicato “normalmente” nel caso di forniture per il settore sanitario (Asl, ospedali, ecc.) e quando sono interessate imprese controllate da capitale pubblico. «Oggi – aggiunge Menetti – la media italiana dei pagamenti e’ di 186 giorni, che arrivano anche a 500-600 giorni nella sanità, e, come ben sappiamo, nel nostro settore sono in molte realtà ancora e ben più alti».
Trascorsi i termini previsti dalla direttiva, scatterà automaticamente l’obbligo di pagare interessi di mora dell’8%, maggiorati del tasso di riferimento della Bce. La norma riguarda anche i pagamenti tra imprese private, che dovranno essere effettuati entro 60 giorni salvo diverse intese stipulate tra le parti. «Questi accordi “bilaterali”, secondo la direttiva, non dovranno però in alcun caso essere «iniqui» – conclude la presidente di Legacoopsociali – e gli interessati potranno ricorre in tribunale contro clausole contrattuali ritenute non corrette».
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