Sostenibilità

Parchi africani, sono il top

Intervista a Fulco Pratesi.

di Emanuela Citterio

Sta camminando nella neve, quando lo raggiungiamo al telefono. Fulco Pratesi si trova nel Parco nazionale dell?Abruzzo e del Molise. Ci dà appuntamento al primo rifugio.
C?è un luogo in Italia dove gode particolarmente del contatto con la natura?
Sì, ed è proprio questo. Nei parchi naturali ci vado appena posso. Soprattutto per vedere gli animali: i caprioli, gli stambecchi, gli orsi. è una delle gioie maggiori che mi dà una passeggiata nella natura.
Lei come ha cominciato a viaggiare?
Il primo vero viaggio è stato in Africa. Nel 54, a 19 anni, mi sono imbarcato come mozzo su una nave, per andare a vedere gli animali nei nuovi parchi naturali che avevano aperto in Tanzania. Mi sono fatto tutti i porti dell?Africa orientale, da Port Said a Gibuti fino a Mombasa, dove sono sbarcato. Poi a bordo di un camion ho raggiunto la Tanzania.
Il turismo nei parchi: come bisogna attrezzarsi?
Indispensabili il binocolo, una guida sugli animali della zona, una guida dei parchi (oggi ce ne sono di molto buone). E bisogna comportarsi come se si visitasse una cattedrale.

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