La soluzione proposta dall? articolo 12 della legge 68, cioè quella di avviare lavoratori disabili in cooperative sociali per un primo periodo di formazione per poi reinserirli in azienda, prende spunto da quello che viene chiamato il ?Patto di Treviso?.
Adone Bordignon, ex sindacalista oggi alla giuda del Consorzio provinciale Intesa di Treviso (40 cooperative sociali associate, 2000 persone coinvolte e un fatturato di 50 milioni di euro), è stato uno dei protagonisti di quell?accordo.
«A Treviso», racconta, «partimmo 15 anni fa con 5 cooperative ?di solidarietà sociale?, come si diceva allora, nate per iniziativa dei genitori che tentavano di trovare lavoro ai loro figli disabili. Queste cooperative avevano instaurato legami produttivi con altre imprese riuscendo a dare lavoro a 40 disabili psichici. La legge 68 nacque dalla nostra esperienza, che però fu male interpretata da chi lavorò alla stesura dell?articolo 12: il nostro non era un trasferimento di commesse ma la nascita di un comparto di economia sociale che affiancava il pubblico e il privato e che con questi aveva creato dei rapporti che rendevano possibile, dopo breve tempo, un inserimento in azienda».
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