“L’Italia per la prima volta rischia molto di quello che ha costruito. Giovedì siamo stati molto vicini a diventare una seconda Grecia”. Ad affermarlo è l’Ad di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, che comunque aggiunge: “possiamo farcela avorando insieme”.
Di tempo “ce n’è pochissimo. Un segno deve arrivare lunedì o martedì al massimo” sottolinea Passera, evidenziando la necessità di un’assunzione di responsabilità da parte di tutti. Bisogna che l’Italia dimostri all’Ue che è capace di prendere delle decisioni per risanare i conti pubblici, rilanciare la crescita economica e l’occupazione: “Il mondo si aspetta che l’Italia faccia scendere il suo debito pubblico. I modi per farlo ci sono. Il debito pubblico è sostenibile se ci sarà abbastanza crescita”.
Per l’ad di Intesa SanPaolo bisogna “rimettersi a creare posti di lavoro e puntare sull’occupazione che è un problema che finora è stato sottostimato“. Per Passera, comunque, un governo tecnico non è all’ordine del giorno. “I governi tecnici -sottolinea- non esistono perchè devono avere la fiducia del Parlamento. Bisogna che il governo rappresenti un vasto consenso che copra la maggior parte possibile dello schieramento parlamentare. La grande politica -aggiunge- sta nel distribuire equamente i sacrifici e i benefici per il paese”.
L’iniziativa di Mario Monti, rileva ancora Passera “deve essere appoggiata da tutti: non solo dalle forze politiche ma dalle forze economiche. L’Italia si deve ritrovare unita”.
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