Volontariato

Pdl: prepensionamento ai genitori di disabili

I contenuti della pdl lanciato in presenza del ministro Paolo ferrero (Solidarietà sociale) e Rosy Bindi (Famiglia) promossa dall'on. Belillo (Comunisti italiani) e le associazioni

di Redazione

Oggi si celebra con manifestazioni in tutta Italia la Prima Giornata Nazionale per il Sostegno alle Famiglie di Disabili Gravi e Gravissimi, che ha il patrocinio della Camera dei Deputati, del Senato e della Croce Rossa italiana. L’iniziativa vuole richiamare l’attenzione su tutti quei genitori che ogni giorno assistono figli che, senza aiuto, non sono in grado di lavarsi, vestirsi, nutrirsi o partecipare alla vita sociale.

E’ per questo che, alla presenza della ministro per la Famiglia Rosy Bindi, del ministro per la solidarieta’ Paolo Ferrero e di molti altri parlamentari, oggi pomeriggio a Roma viene presentata la proposta di concedere il prepensionamento a quei genitori che assistono figli dichiarati disabili gravi. ”Nella maggior parte dei casi il disabile grave – spiega Simona Bellini, animatrice del Club di Letizia, tra i promotori piu’ attivi dell’iniziativa e mamma di una adolescente con lesioni cerebrali – dipende completamente dalla famiglia che si occupa di lui e quando egli raggiunge la maggiore eta’ e perde quindi la possibilita’ di partecipare alla vita scolastica. La sua stessa famiglia, spesso monogenitoriale, si trova di fronte a scelte terribili: lasciare il lavoro senza aver raggiunto l’eta’ della pensione e vivere di assistenzialismo, o affidare il proprio figlio ad un Istituto-lager di cui e’ tristemente ricca la cronaca di tutti i giorni”.

Un problema molto difuso nel Paese se si pensa che, secondo i dati diffusi dal Club di Letizia, in Italia su 500mila neonati nascono ogni anno 35mila bambini con un handicap che vanno ad aggiungersi ai 2.3 milioni di disabili adulti che vivono nel nostro Paese. Contro il pericolo dell’emarginazione le associazioni hanno deciso di sostenere con una raccolta di firme la Proposta di Legge 1902/06 dell’On.le Katia Bellillo per l’equiparazione del lavoro di cura dei familiari di disabili gravi e gravissimi al lavoro usurante.

La proposta di legge sostenuta dalle associazioni offre la possibilita’, per i lavoratori e le lavoratrici che si prendono cura della persona disabile all’interno della famiglia, di poter accedere al prepensionamento purche’ l’assistenza sia rivolta ad un inabile al 100% di gravita’, ossia ad una persona che abbia necessita’ di assistenza continua, in quanto non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita. Dove e’ presente una persona affetta da disabilita’ grave o gravissima, oltre alla normale attivita’ lavorativa fonte di sostentamento per i lavoratori e le lavoratrici si aggiunge anche il carico dell’accudimento quotidiano delle persone disabili, che provoca un logoramento e uno stress fisico e psicologico di notevole portata, che equipara tale attivita’ alla stregua dei lavori usuranti.

A questo aspetto molto pesante della vita di chi sostiene l’onere della cura, si aggiunge, molto spesso, anche la difficolta’ economica derivante dall’esigenza di dover provvedere con propri mezzi alla copertura della spesa per l’aiuto di persone esterne al nucleo familiare, laddove i servizi socio-assistenziali non riescono a coprire in toto le pressanti esigenze del disabile. Di qui l’iniziativa, al centro del convegno di Roma.

Maggior informazioni:
Club Letizia;
Testo della proposta di Legge;
Disabili gravi, pensione anticipata a chi assiste” di Benedetta Verrini