Famiglia
Pedo-pornografia, file sharing e telefonini i nuovi pericoli
I dati contenuti in "Minori nella rete"- Terzo Rapporto di Stop-It sulla pedo-pornografia online di Save the children
di Redazione
Rispetto al più tradizionale canale dei siti web – secondo i dati di “Minori nella rete”- Terzo Rapporto di Stop-It sulla pedo-pornografia online, pubblicazione annuale di Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini – è in aumento sensibile il numero di e.mail indesiderate e il ricorso al file sharing per lo scambio di immagini pedo-pornografiche: sono infatti sempre più numerose le segnalazioni relative a materiale scaricato attraverso i più diffusi software di peer to peer.
A ciò va aggiunto il crescente utilizzo di telefoni cellulari abilitati allo scambio di foto e video. La conseguenza è che “aumentano per i minori le possibilità e le occasioni di esporsi a immagini pedo-pornografiche e il rischio di adescamento”, spiega Carlotta Sami, Direttore dei Programmi di Save the Children Italia. “Questo deve spingerci a maggiori controlli sui servizi di condivisione di file e dati, sia via internet che via cellulare, e a un’intensa attività di sensibilizzazione e informazione verso i giovani e i genitori. Questi ultimi”, conclude Carlotta Sami, “dovrebbero acquisire maggiori strumenti per comprendere e supportare i propri figli nel loro sviluppo psico-sessuale ed essere così in grado di indirizzarli a un uso consapevole di Internet. L’esposizione a immagini pedo-pornografiche e, peggio ancora, l’abuso sessuale, hanno conseguenze devastanti sui minori”.
A supporto dei genitori e degli educatori, il Terzo Rapporto di Stop-It “Minori nella rete” contiene uno zoom monografico su “Il minore esposto alla pedo-pornografia su Internet”, con, tra l’altro, un vademecum in 22 punti che offre indicazioni utili sia per prevenire l’adescamento e l’esposizione a immagini pedo-pornografiche, sia nel caso ciò sia già avvenuto.
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