Welfare

Pesca: Unci contro “Linea Blu”

L'unione nazionale cooperative italiane dei pescatori critica la trasmissione della Rai

di Redazione

«Il mondo della pesca, composto da pescatori che vi dedicano con professionalità la loro esistenza e talvolta la loro vita, è un luogo di grandi sofferenze esistenziali, economiche, sociali e politiche. Tale mondo spesso viene scambiato per un circo equestre su cui impunemente si improntano delle trasmissioni tv che mettono in risalto solo un?apparenza edulcorata e bonista e non la vera realtà della pesca. Tale mondo viene inoltre raccontato con una voce da fatina come se fosse una sdolcinata storia amorosa, così come avviene ad esempio con ?Linea Blu? condotta da Donatella Bianchi».
Lo ha dichiarato il presidente nazionale dell?Unci Pesca, Pasquale Amico.
«L?Unci Pesca ? ha aggiunto -, sulla Area marina protetta ?Il Regno di Nettuno?, ha ed ha sempre avuto una posizione molto chiara. Non siamo contro la sua istituzione ma non condividiamo che se ne abbia una visione talebana che espelle i pescatori dall?area ove hanno per secoli esplicato il loro mestiere. Disertare da parte di ?Linea Blu?, scientemente per ben due volte, una intervista, concordata, all?Unci Pesca su tale Amp, significa rendere un servizio inutile al Ministro dell?ambiente, significa trasformare tale trasmissione, sostenuta con i fondi ministeriali della pesca, in un costo della politica che la pesca non può e non deve sopportare».
«La pesca ed i pescatori ? ha concluso – vanno difesi in tutti i luoghi e in tutte le sedi esprimendo apertamente le proprie ragioni contro ogni tentativo di servile imbavagliamento. Pertanto, l?Unci Pesca chiede al Ministro delle politiche Agricole, Alimentari e Forestali, al Direttore generale della Pesca che non vengano più finanziate trasmissioni che non solo non difendono l?esistenza dei pescatori ma anche sottraggono risorse economiche alla pesca. Si chiede di effettuare in tal senso una verifica su ?Linea Blu?e sulla sua società di riferimento che ormai non rappresentano più né i pescatori né la pesca italiana».

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