Non profit

Piano antimafia, gli obblighi per le non profit

Leggi e norme tracciabilità dei flussi finanziari

di Redazione

Ha coinvolto anche gli enti non profit il Piano straordinario contro le mafie varato dal governo con la legge n.136 del 13 agosto 2010 (poi modificata dal dl 12 novembre 2010 n. 187) che prevede la tracciabilità dei flussi finanziari nei rapporti di appalto e di convenzione con gli enti pubblici. Molti enti non profit stanno infatti ricevendo in questi giorni richieste che riguardano l’individuazione di conti correnti dedicati alle commesse pubbliche, richieste che hanno scatenato dubbi che è bene chiarire subito.
Le norme da tener presenti sono contenute nell’art. 3 della legge 13 agosto 2010 n. 136 intitolata “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al governo in materia di normativa antimafia”. Due gli obblighi introdotti per i soggetti interessati (compresi i componenti di associazioni temporanee di scopo): l’individuazione di un conto corrente dedicato alle operazioni collegate alle forniture pubbliche o a finanziamenti pubblici, anche europei; l’obbligo di tracciabilità di tutti i pagamenti e riscossioni. Nell’ambito della tracciabilità rientrano sia i pagamenti destinati a dipendenti, consulenti e fornitori di beni e servizi rientranti tra le spese generali, sia quelli relativi all’acquisto di immobilizzazioni tecniche. Inoltre sono compresi i pagamenti dei tributi e quelli per gli enti previdenziali, assicurativi e istituzionali, gestori e fornitori di pubblici servizi.
Per quanto riguarda la decorrenza degli obblighi, le disposizioni si applicano ai contratti stipulati entro il 7 settembre 2010, data di entrata in vigore della legge. I contratti precedenti che generano ancora effetti devono essere integrati entro il prossimo 17 giugno 2011. La normativa riguarda anche le modalità di effettuazione dei pagamenti. Ogni operazione deve infatti riportare il codice identificativo di gara (Cig), attribuito dalla Avcp – Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, su richiesta dell’ente pubblico. Nella causale del bonifico va indicato anche il codice unico di progetto (Cup). Se per il pagamento di spese estranee ai lavori, ai servizi e alle forniture relative all’appalto è necessario ricorrere a somme provenienti da conti correnti dedicati, questi ultimi possono essere successivamente reintegrati mediante bonifici bancari o postali.
Riepilogando, non è necessario aprire un nuovo conto corrente da dedicare alle operazioni con la pubblica amministrazione, ma occorre inviare il codice Abi del conto corrente dedicato con i nominativi dei soggetti abilitati e le indicazione dei codici Cup/Cig. Il sito www.avcp.it riporta tutti i chiarimenti sulla tracciabilità nella sezione dedicata alle faq (frequently asked questions).

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