Non profit
Più 87% per quella etica
In due anni, quasi raddoppiato il totale degli asset, da 2,7mila a 5mila miliardi di euro secondo lo studio Eurosif
di Redazione

Pochi analisti si aspettavano un risultato del genere. E in realtà, per la finanza etica in Europa il biennio 2008-2009 è stato un vero e proprio successo con un +87%. Lo annuncia lo studio Eurosif 2010 (consultabili dopo l’articolo) che evidenzia la portata del mercato SRI europeo così come i trend in diciannove paesi europei, tra cui per la prima volta gli Stati baltici, la Polonia, Grecia e Cipro.
Alcuni dei risultati più importanti dello studio, tra gli altri, sono: il totale degli asset SRI in gestione (AuM) sono aumentati da 2,7mila miliardi di euro a 5mila miliardi di euro, al 31 dicembre 2009. Una crescita eccezionale di circa l’87 per cento nel biennio 2008-2009.
Come nelle precedenti edizioni dello studio (2008, 2006, 2003), Eurosif continua a utilizzare Core SRI e Broad SRI come criteri per segmentare il mercato SRI. Core SRI (stimato in 1,2mila miliardi di euro), e Broad SRI (stimato in € 3,8mila miliardi di euro).
Il mercato SRI rimane guidato da investitori istituzionali (che rappresentano il 66 per cento del patrimonio gestito). Tuttavia, la quota degli investitori al dettaglio è aumentato in quasi tutti i paesi presi in esame. Le obbligazioni sono adesso l’asset class favorito tra gli investitori SRI, che rappresentano il 53 per cento del totale delle attività SRI, mentre i titoli azionari sono scesi fino al 33 per cento.
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