Welfare

Polemiche a Modena sul nuovo padiglione

Per i sindacati «difficile assicurare una gestione adeguata del carcere di Sant'Anna»

di Redazione

Un nuovo padiglione, centocinquanta detenuti in più e nove agenti. Non è uno scherzo ma quello che è successo al carcere Sant’Anna di Modena. Sconcertati i sindacati di polizia. «Gia’ oggi a fronte di una popolazione carceraria di 411 detenuti, e quindi con un sovraffollamento di 200 persone– spiegano Vincenzo Santoro della Fp-Cgil Modena, Raffaele Mininno della Uil- Polpen, Leonardo De Troia della Sinappe e Antonino Iachetta del Cnpp sono chiamati a vigilare 165 agenti, solo rispetto alla capienza standard di 200 detenuti occorrerebbero altri 56 agenti». Una scelta, quella del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria che è per i sindacati «un’ennesima dimostrazione della sua inaffidabilita’»

«La situazione al Sant’Anna peggiora di giorno in giorno visto che i problemi di igiene si aggravano, considerato che non vengono assegnate risorse economiche per l’acquisto del materiale per le pulizie e che fino a oggi si e’ potuto provvedere parzialmente a questa carenza grazie al contributo del volontariato – proseguono i rappresentanti delle associazioni di polizia penitenziaria, convinti che «la carenza di assegnazione di fondi sta incrementando la disperazione della popolazione detenuta costretta a passare buona parte della giornata in ozio, ma anche di coloro che sono addetti alla salvaguardia della sicurezza, vista la riduzione della possibilita’ di effettuare lo straordinario».

Secondo i sindacati, il sovraffollamento, unito alla mancanza di personale amministrativo e operatori per i servizi educativi renderà  « difficile assicurare una gestione adeguata dell’istituto di reclusione».

 

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