Cultura
Politica: Udc, se il premier vuole la verifica si può chiudere
''Il consiglio nazionale dell'Udc da' mandato al segretario nazionale di attuare concretamente e verificare incisivamente le proposte dell'Udc''.
di Redazione
”Il consiglio nazionale dell’Udc da’ mandato al segretario nazionale, di intesa con i ministri Udc, i presidenti dei gruppi parlamentari e del presidente della regione Sicilia, di attuare concretamente e verificare incisivamente le proposte dell’Udc”. E’ quanto afferma il documento conclusivo delle assise nazionali del partito guidato da Marco Follini. ”Il nostro partito – si legge nel documento – e’ chiaramente alternativo al centrosinistra, coerente al mandato elettorale e, al tempo stesso, fortemente impegnato nel determinare un mutamento di rotta nella politica della Cdl”. ”La direzione nazionale del partito – ricorda ancora il documento – lo scorso primo luglio, ha ribadito i temi caratterizzanti l’azione politica dell’Udc: manovra di correzione dei conti pubblici, profonda revisione della politica economica e sociale del governo a sostegno della famiglia e del rilancio delle attivita’ produttive del Mezzogiorno in particolare, ripensamento della riforma federalista, riforma della legge elettorale in senso proporzionale”. A fronte di queste due premesse ”il consiglio nazionale dell’Udc esprime la propria riconoscenza ai quadri provinciali, regionali e nazionali per aver concorso, con l’impegno profuso, alla forte crescita di consenso del partito; si impegna a concorrere al rilancio della coalizione di governo; valuta positivamente l’inizio del chiarimento in corso tra i partiti della maggioranza; da’ mandato al segretario nazionale, d’intesa con i ministri Udc, i presidenti dei gruppi parlamentari ed il presidente della regione Sicilia, di approvare concretamente e verificare incisivamente le proposte dell’Udc; approva la relazione del segretario nazionale”.
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