Dottor Salviato,
le recenti vicende legate alla opa di Abn Amro su Antonveneta hanno acceso i riflettori sul ruolo delle banche popolari nel nostro sistema creditizio. Molti ritengono che la loro identità si sia un po? ?annacquata?. Cosa ne pensa in proposito? Quali rischi corre questa identità?
Franco Riganassi, email
Il processo di annacquamento dell?identità delle banche popolari è sotto gli occhi di tutti: la necessità (o volontà) di crescita dimensionale e di espansione territoriale di alcune ?popolari? le ha portate a trasformarsi in vere e proprie società per azioni, con valori e obiettivi sostanzialmente diversi rispetto a quelli originari, anche da parte dei soci (o di alcuni di loro). Io ritengo vada enfatizzato lo spirito cooperativo che è alla base di questa tipologia di banca: ovvero l?idea di una vera e propria comunità di soci che, indipendentemente dai singoli interessi e dai diversi ruoli, si sentono uniti da una visione comune della società e da un patto, lo statuto, che ribadisce valori, obiettivi e regole condivisi.
Purtroppo le stesse istituzioni, nazionali o trasnazionali, che dovrebbero regolare i mercati creditizi e finanziari, invece di enfatizzare il ruolo positivo di tale approccio cooperativo spingono nella direzione opposta: il tentativo di eliminare tutti i vincoli che ostacolano il movimento dei capitali si traduce concretamente nella sottomissione del valore del ?capitale umano? alla liberta d?azione del capitale finanziario. Basta poco (l?aumento a dismisura delle deleghe di voto in sede assembleare, l?eliminazione della cosiddetta clausola di gradimento, che di fatto consente di detenere le azioni di una popolare senza averne sottoscritto lo statuto) per cambiare le regole del gioco e mettere in discussione l?identità stessa delle banche popolari. Banca etica si riconosce pienamente nello spirito originario e autentico delle popolari: la consapevolezza di essere una comunità di soci, il diritto/dovere di partecipazione, il tentativo di concertare a diversi livelli le strategie, fanno parte di un impegno quotidiano che interpreta il concetto di responsabilità sociale nel suo significato più ampio.
Vorrei anche sottolineare come il valore della partecipazione attiva non si riduca alla presenza in sede di assemblea dei soci: Banca etica si è data una struttura, in termini di organizzazione territoriale dei soci attraverso le circoscrizioni, che favorisce il coinvolgimento e la partecipazione a un progetto dal valore essenzialmente culturale e umano, ancor prima che economico e finanziario.