Cultura

Popolazione: Istat, più italiani…grazie agli immigrati

La popolazione italiana aumenta nel 2003 ma il dato e' dovuto, in larga parte, alle iscrizioni anagrafiche successive alla regolarizzazione degli stranieri presenti nel nostro Paes

di Redazione

La popolazione italiana aumenta ma il dato e’ dovuto, in larga parte, alle iscrizioni anagrafiche successive alla regolarizzazione degli stranieri presenti nel nostro Paese attraverso la ‘sanatoria’ regolamentata nel 2002. E’ questo il quadro che emerge dai dati diffusi oggi dall’Istat e relativi al bilancio demografico in ciascuna Regione e nelle Province autonome di Trento e Bolzano. Se al 31 dicembre 2003 la popolazione complessiva risultava dunque pari a 57.888.245 unita’, con oltre 500 mila abitanti in piu’ rispetto alla stessa data del 2002, l’incremento nelle regioni dell’ Italia centrale e settentrionale e’ stato superiore all’1% mentre nelle regioni del sud e nelle isole si e’ attestato intorno allo 0,5-0,6%. In valori assoluti nel 2003 si e’ registrato il piu’ alto numero di nati da 10 anni a questa parte e il maggior numero di decessi. Tra le regioni del nord-ovest non si registra nessun saldo naturale positivo, mentre in quelle del nord-est il Trentino e il Veneto hanno un saldo naturale positivo pari rispettivamente a +1.766 e +124 unita’. Le regioni del centro presentano tutte saldi naturali negativi mentre tra quelle del Mezzogiorno, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia presentano un saldo naturale positivo; al contrario Abruzzo, Molise, Basilicata e Sardegna presentano un saldo naturale negativo. L’incremento demografico nel nostro Paese e’ garantito dalle immigrazioni che sono largamente superiori alle emigrazioni. Il bilancio con l’estero e’ positivo per tutte le regioni e il tasso migratorio estero varia da 1,6 per mille in Sardegna a 12,5 per mille in Umbria, rispetto ad una media nazionale del 7,1 per mille. Le regioni del nord e del centro presentano tassi migratori esteri superiori alla media nazionale. Viceversa, tutte le regioni del Mezzogiorno presentano valori inferiori alla media. Infine, facendo riferimento al totale della popolazione, le regioni che hanno registrato il maggiore incremento sono l’Umbria con l’1,7% in piu’, seguita dalla Lombardia (+1,5%). Si distingue anche il dato della Provincia autonoma di Trento (+1,6%). Chi non ha registrato variazioni e’ la Basilicata; Molise e Calabria registrano un modesto +0,2%

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