L’istituto pediatrico Gaslini di Genova ha rifiutato la beneficenza di Hot Star Team sollevando un polverone. Il team in realtà è una selezione di pornoattori che, come recita la pagina ufficiale su Facebook, «nasce come associazione non profit per partecipare ad eventi e partite di calcio e calcetto a scopo benefico in tutta Italia». L’ospedale, dopo aver saputo di essere stato destinato come beneficiario della raccolta fondi, ha recentemente fatto sapere via telefono di non essere interessato: «Pornografie e infanzia sono due mondi che non si devono incontrare, tantomeno al Gaslini». Dura la reazione di Claudio Arciola, vercellese, in prima linea nell’organizzazione d’intrattenimento per adulti e mente del progetto calcistico «In mutande per regalare un sorriso» da cui è nata la squadra di calcio. «Non siamo appestati. Basta parlare di noi come incoscienti. La beneficenza non ha colore. Vogliamo portare un sorriso. Me lo mettano per iscritto che rinunciano alla beneficenza per il nostro lavoro». Dichiarazioni discutibili a cui il nosocomio ha risposto per le rime: «È un’iniziativa inopportuna. Per usare il nome del Gaslini occorre presentare una richiesta ufficiale, e i vari progetti vengono di volta in volta vagliati prima di essere condivisi». Per ora però la lista dei convocati hot è ancora da definire ma conta già una trentina di personaggi del mondo a luci rosse, sconosciuti per lo più. Unico nome di fama quello di Rocco Siffredi che, secondo indiscrezioni, darà il proprio sostegno da bordo campo. (L.M.A.)
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