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Porto Alegre: la campagna CRIS rilancia e punta a Ginevra

Stefania Milan, partecipante alla campagna CRIS, da Porto Alegre

di Redazione

PORTO ALEGRE (Brasile) – “E´ preoccupante che non se ne sappia quasi niente”, dice Sally Burch (ALAI – ALAI América Latina en Movimiento). Riferenedosi al Summit Mondiale dell’ONU sulla Società dell´Informazione, a Ginevra nel prossimo dicembre. E mobilitare la società civile in questo senso è l´obiettivo della campagna CRIS, (acronimo inglese di diritti di comunicazione nella società dell´informazione), che torna al Forum Sociale Mondiale dove è stata lanciata lo scorso anno.

Da Porto Alegre a Ginevra
In previsione della seconda conferenza preparatoria in programma a Ginevra a fine febbraio, i rappresentanti di molti paesi, tra cui Argentina, Stati Uniti, Francia, Italia, India e Brasile, si sono confrontati in due seminari a Porto Alegre.
Quali devono essere i temi centrali nella mobilitazione? Il software libero, la lotta ai monopoli e al copyright, per cominciare. Ma è stridente la differenza di vedute tra i due emisferi.
Se al Nord il problema è il buon uso della Rete, al Sud la questione è l´accesso stesso a Intenet, in un contesto mondiale dove il 50% della popolazione non ha mai fatto nemmeno una telefonata.
Si discute anche delle possibili proteste: un contro-summit della società civile (sull´esempio di Porto Alegre, nato per contrapposizione a Davos), un incontro alternativo anche nella forma, o una protesta via Web. Nel frattempo si debbono mobilitare i cittadini che cercano un altro mondo possibile, che non si può fare se non si democratizza la comunicazione. “Che”, continua Sally Burch, “è un diritto umano basilare per lo sviluppo di una società più giusta, democratica e egualitaria. E´ un tema di cui i movimenti devono farsi carico: unire le tante esperienze di resistenza nella creazione di un´ampia corrente di azione e riflessione”. E conclude: “La lotta per la democratizzazione dei media si profila come una delle lotte sociali di questo secolo”.

Focus: Cos’è il Summit di Ginevra
Il Summit di Ginevra è un processo tripartito: vi prendono parte i governi, la società civile e il settore privato. Di fatto però la partecipazione è democratica solo sulla carta, e la società civile viene costantemente marginalizzata.
CRIS immagina una società dell´informazione basata sulla trasparenza e sulla diversità, sulla partecipazione e sulla giustizia sociale ed economica, nel rispetto del genere e delle prospettive regionali e culturali: una visione centrata sui diritti e sullo sviluppo umano, e non sulla tecnologia. La comunicazione, insomma, come processo interattivo e partecipativo, nella prospettiva del diritto a comunicare, superamento della libertà di espressione e del diritto di informazione.

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