Cultura
Poste sostenibili
L'azienda vuole promuovere lo sviluppo sostenibile con due progetti editoriali e un'emissione filatelica
di Redazione
Poste Italiane firma il “Decennio Onu di Educazione allo Sviluppo Sostenibile”, in partnership con la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Nel quadro delle attività previste dal Comitato organizzatore, il Gruppo – si legge in
una nota – promuove la realizzazione di due progetti editoriali, “Il Futuro di Gaia”, a cura di Aurelio Angelini, e “Sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici”, e presenta un’emissione filatelica dedicata, in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, oggi alla Biblioteca del Senato, Piazza della Minerva 32, alle 16.30.
Lo scopo delle pubblicazioni è quello di chiarire al grande pubblico il concetto di sviluppo sostenibile, illustrare le sfide in atto e le soluzioni da adottare. Promuovere la diffusione di valori e di stili di vita, orientati al rispetto del prossimo e del pianeta, è un fine etico prioritario che Poste Italiane si impegna a ribadire anche tramite le proprie politiche di responsabilità sociale.
“Il Gruppo negli ultimi anni -prosegue la nota- ha avviato un significativo processo di rinnovamento tecnologico per innalzare la qualità dei servizi e allineare l’offerta ai mercati internazionali. Poste Italiane, da qualche anno, ha anche realizzato un piano di rinnovamento eco-compatibile della flotta aziendale finalizzato alla riduzione di emissioni inquinanti e all’abbattimento dei costi energetici. L’obiettivo è far emergere un nuovo modello di impresa
capace di coniugare le esigenze di competitività e di sviluppo dell’azienda con la valorizzazione dei modelli culturali che salvaguardino la persona nelle sue relazioni con l’ambiente e il territorio”.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.