Cultura

Povertà: Papa compra prima obbligazione fondo per vaccinazioni

Sara' il Papa ad acquistare la prima obbligazione in favore dell'assistenza e delle cure per le popolazioni piu' bisognose del mondo che sara' messa in vendita domani a Londra.

di Redazione

Sara’ il Papa ad acquistare la prima obbligazione in favore dell’assistenza e delle cure per le popolazioni piu’ bisognose del mondo che sara’ messa in vendita domani a Londra. Dando infatti seguito ad un progetto presentato dal Cancelliere dello Scacchiere britannico Gordon Brown nel Convegno su ”Poverta’ e globalizzazione: finanziamenti per lo sviluppo” del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace (luglio 2004), domani a Londra verranno messe in vendita le obbligazioni (bonds) dell’IFFIm (International Financing Facility for Immunisation), la prima delle quali verra’ acquistata nella capitale londinese a nome del Santo Padre dal cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del dicastero vaticano che fin dall’inizio ha fortemente appoggiato l’iniziativa. E’ quanto si apprende da un comunicato di Iustitia et Pax , in cui si afferma che ”le obbligazioni, acquistabili da chiunque – istituzioni, organizzazioni e privati – sono garantite da vari governi, quello britannico prima di tutti ma non solo, i quali pagano gli interessi e rimborsano l’ammontare delle obbligazioni stesse alla scadenza, mentre l’importo degli acquisti andra’ direttamente alle popolazioni piu’ bisognose, in particolare dei bambini, per vaccinazioni su larga scala. Il gesto di Benedetto XVI, reale e simbolico al tempo stesso, manifesta il pieno sostegno della Santa Sede ad un’iniziativa, che con ampia garanzia internazionale produrra’ immediati e diretti vantaggi nel campo degli aiuti allo sviluppo, procurando nuovi finanziamenti con specifiche e quanto mai urgenti finalita’: basti pensare all’importanza delle vaccinazioni di massa per la prevenzione delle pandemie nuove e di quelle che sembravano ormai debellate e invece rinascenti, come poliomielite, malaria, tubercolosi ecc. In 72 Paesi del mondo sara’ salvata la vita di 10 milioni di persone, tra cui 5 milioni di bambini, entro il 2015”.

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