Welfare

Prepensionamento di chi assiste, per gli Affari sociali è ok

Parere favorevole, ieri dalla Commissione XII. Esclusi dai benefici i conviventi

di Redazione

La Commissione Affari Sociali della Camera ha esaminato ieri, in sede consultiva, la proposta di legge sul prepensionamento per i lavoratori che assistono disabili gravi, nel nuovo testo unificato (C82, Stucchi) su cui sta lavorando la Commissione Lavoro.

L’unica osservazione mossa dal relatore, Carmelo Porcu, riguarda l’espressione «hndicap congenito» presente nel testo della pdl. «Questa espressione, infatti, potrebbe escludere dal computo dell’assistenza sin dalla nascita i soggetti portatori di handicap provocato da eventi verificatisi nel corso del travaglio o del parto, che forse non può essere considerato, a rigore, «congenito». Pertanto, ritiene che sarebbe utile invitare la Commissione di merito a valutare l’opportunità di precisare meglio l’effettivo contenuto della norma», ha detto Porcu.

Con quest rilievo, il parere della Commissione XII è stato favorevole. Respinta invece l’osservazione di Maria Antonietta Coscioni, che suggeriva di inserire nel testo anche ai conviventi di persone disabili. Oggi infatti il testo prevede il diritto ai benefici previdenziali solo per “coniuge, genitore, fratello o sorella che convive e ha stabilmente convissuto con la persona disabile”. La commissione ha valutato che tale tema «riguarda più strettamente il tema delle coppie di fatto, che dovrebbe essere affrontato in altra sede».

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