Mondo
Presentata la nuova edizione della “Carta di Trento”
Frutto di un percorso partecipato, quest'anno presenta proposte sulla lotta all'Aids
di Redazione
Aids, tubercolosi e malaria sono ancora causa di milioni di morti in tutto il mondo ogni anno. Ad essere colpiti in modo più significativo sono soprattutto i paesi impoveriti, ma anche in quelli sviluppati queste epidemie sono ancora presenti. In Trentino, ad esempio, si contano ogni anno una trentina di nuove infezioni da Hiv e non mancano i casi di tubercolosi.
E’ quindi necessario tenere alta la guardia. Con questa filosofia è stata presentata la nuova edizione della “Carta di Trento”, frutto di un percorso partecipato da attori di cooperazione internazionale istituzionali e non governativi avviato nel 2008, a Trento, per impulso di World Social Agenda e di Fondazione Fontana. Ogni anno la Carta riprende uno degli Obiettivi del Millennio fissati nel 2000 dalle Nazioni Unite. Il sesto obiettivo è, appunto, quello di combattere Aids, malaria ed altre malattie ancora tragicamente letali. La “Carta di Trento”, che nel 2009 aveva già affrontati il tema del rispetto dell’ambiente, quest’anno ha cercato di proporre una serie di “buone pratiche” per sconfiggere queste gravi epidemie che colpiscono i sud del mondo.
«La nostra convinzione» ha spiegato Pierino Martinelli, direttore generale della Fondazione Fontana Onlus che ha realizzato la Carta assieme a diversi partner, tra i quali Fondazione Ivo de Carneri e Centro per la formazione alla solidarietà internazionale «è che si debba partire dalle comunità e dal rinforzo dei sistemi sanitari locali per costruire una rete di cura quotidiana ai malati, oltre a strategie di prevenzione generali per le diverse età e le diverse condizioni patologiche». «Insomma, è necessario investire sulla formazione dei medici locali ed eliminare quegli ostacoli (povertà, bassa istruzione, disuguaglianze, guerre…) che per milioni di persone al mondo rendono un miracolo le semplici cure». «Solo così – ha concluso Martinelli – si creano i presupposti per sconfiggere malattie come Aids, malaria e tubercolosi».
Un altro scopo della Carta di Trento è quello di fare in modo che, attraverso una riflessione seria ed approfondita delle diverse realtà e dei diversi temi, possano essere utilizzate al meglio le risorse destinate alla cooperazione ed alla solidarietà internazionale. A tal proposito, alla conferenza stampa di presentazione che si è tenuta presso la Sala Rosa della Regione, ha partecipato anche l’assessore provinciale alla solidarietà, Lia Giovanazzi Beltrami, che s’è congratulata per la bontà dell’iniziativa, che la Provincia di Trento sostiene attraverso la World Social Agenda.
La Carta di Trento è scaricabile da oggi sul sito Unimondo
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