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PROCREAZIONE ASSISTITA. Poretti: «Perché duplicare gli organismi?»
Un'interrogazione della senatrice Poretti sulle die nuove commissioni istitute a fine maggio
Cosa vogliano ottenere il ministro Maurizio Sacconi e la sottosegretaria Eugenia Roccella con le due nuove commissioni sulla procreazione medicalmente assistita? Se lo chiede la senatrice Donatella Poretti, che ha presentato ieri in Senato una interrogazione al Ministro Sacconi per sapere
– come mai non e’ stata costituita una commissione tecnica per emanare un atto che indichi i requisiti dei centri di PMA alla luce delle norme europee (2004/23/CE) recepite (D.Lgs 191/07) e delle direttive europee attuative in recepimento;
– come mai e’ stato costituito un Osservatorio che ha i medesimi compiti del Registro Nazionale PMA, invece di rispettare le competenze dell’Iss – Registro Nazionale PMA che opera nel settore da 4 anni;
– come mai ai sensi dell’art. 6 comma 1 della L.40/04, il consenso informato deve essere redatto dal ministero della Giustizia con il ministero della Salute, mentre invece e’ stata istituita presso il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali la “Commissione di studio sulle problematiche relative agli embrioni conservati nei centri di Procreazione medicalmente assistita”, con il compito di formulazione del consenso informato da parte delle coppie e di affrontare le questioni di carattere giuridico, etico e scientifico relative alla conservazione degli embrioni nei centri di procreazione medicalmente assistita;
– come mai questa seconda commissione che tratta degli embrioni, non dispone il trasferimento degli embrioni abbandonati dai centri di fecondazione al centro di raccolta di Milano visto che non sono mai state emanate le modalita’ come invece previsto dal decreto ministeriale del 4 agosto 2004.
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