Il 2011 è stato un anno drammatico per il terzo settore e per le realtà che vi operano a causa dei tanti tagli ai servizi e alle risorse: la riduzione del Fondo per le politiche sociali e l’azzeramento del Fondo per la non autosufficienza hanno stravolto, infatti, le vite di molte persone, soprattutto di quelle più fragili, come le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas onlus – Associazione nazionale Famiglie di persone con disabilità Intellettiva e/o relazionale, ci racconta quest’anno “movimentato”.
Il 2011 è stato un anno di contrazione economica. Ha influito sulla vostra attività?
Molto, e inciderà anche in futuro perché le riforme economiche si stanno susseguendo in maniera costante e stanno colpendo principalmente il terzo settore, in maniera diretta ed indiretta. Basti pensare all’azzeramento del Fondo per la non autosufficienza e alla riduzione di quello per le politiche sociali, al taglio delle agevolazioni postali e dei rischi sulla stabilità del 5 per mille.
Su quali servizi state lavorando?
Stiamo lavorando molto per la promozione di una nuova cultura della disabilità, fondata sul nuovo modello basato sui diritti umani contenuto nella Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità: è una priorità che portiamo avanti attraverso iniziative di formazione con incontri organizzati dal nostro Centro studi e formazione in collaborazione con il Consorzio degli autonomi enti a marchio Anffas “La rosa blu”. La formazione è fondamentale per favorire la conoscenza dei diritti di tutti coloro che si rapportano quotidianamente con la disabilità, compresi i diretti interessati. In tale ambito si colloca l’iniziativa “Anffas in Piazza ? V Giornata nazionale della disabilità intellettiva e/o relazionale”, che si terrà domenica 25 marzo nelle principali piazze italiane, per sensibilizzare e informare sul tema della disabilità intellettiva e/o relazionale: le oltre 200 strutture associative Anffas distribuiranno materiale sulle nostre attività e materiale formativo destinato alle persone con disabilità, ai genitori e familiari, agli operatori, alle istituzioni ed alla cittadinanza. Invito tutti a partecipare e a consultare il nostro sito www.anffas.net per conoscere l’elenco completo delle piazze in cui saremo presenti.
E per quanto riguarda il fundraising?
La nostra associazione si basa sul sostegno di soci, volontari e amici presenti sul territorio e uno strumento importante è il 5 per mille: a oggi, infatti, è uno dei pochi mezzi che consente alle organizzazioni senza fini di lucro di sopravvivere e di poter agire, in un’ottica di sussidiarietà, anche laddove il sistema dei servizi pubblici non arriva.
Avete visto sorgere nuovi bisogni all’interno della società italiana per quanto riguarda il vostro specifico settore di intervento?
Assolutamente sì. Negli ultimi tempi, inoltre, stiamo contrastando attacchi concernenti sia la riduzione delle risorse economiche che le campagne denigratorie sui “falsi invalidi”: la dichiarazione dello stato di crisi nazionale sulle politiche per le persone con disabilità e loro famiglie in Italia, la mobilitazione nazionale del 23 giugno, l’interruzione delle interlocuzioni con il precedente governo, sono state alcune delle azioni intraprese ma restano ancora molte questioni aperte, come la riforma dell’Isee, la compartecipazione al costo dei servizi, la carenza di dati sulla disabilità ? tra cui quelli dei bambini tra 0 e 6 anni ? e, ad esempio, i problemi relativi all’inclusione scolastica e lavorativa.