Sono chiare le sollecitazioni dell’assessore. Esserci. Osare. Creare sinergie. Contribuire per una rinascita di qualità. Un invito al protagonismo rispetto al quale la cooperazione sociale è pronta ed è disponibile anche a rilanciare. Certo, i danni ci sono stati. In casa Confcooperative si contano 50 cooperative, fra sociali e di servizi, rimaste senza sede. Un po’ meglio è andata per Legacoopsociali: due le sociali che hanno avuto danni rilevanti, fortunatamente solo alle strutture (più pesanti le conseguenze del terremoto per altre coop della Lega, in particolare per Coop e Conad). Quanto ai cooperatori, alcuni hanno perso dei familiari, altri degli amici. Molti sono sotto shock. Oltre 3mila sono rimasti senza lavoro. Naturalmente l’intero sistema cooperativo si è immediatamente attivato. Solidarietà verso i colleghi (anche con iniziative di sostegno psicologico) e verso la cittadinanza.
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